Società

MERCATI FINANZIARI: L’ OUTLOOK (19/5/05)

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USA:i dati sui prezzi al consumo hanno registrato una sensibile accelerazione su base tendenziale passando al 3,5% in aprile dal 3,1% di marzo. Sul dato hanno pesato gli incrementi del comparto energetico (+4.5% m/m, dal +4% del mese precedente) e di quello alimentare (+0.7% m/m, dal +0.2%).
Il dato, infatti, depurato dalle componenti più volatili quali l’energia e l’alimentare, è rimasto invariato su base mensile con un tendenziale che si è addirittura ridotto, passando al 2,2%, dal 2,3% di marzo.

La calmierazione delle spinte inflattive sul dato core, avvalorando l’ipotesi di una continuazione dell’atteggiamento moderato da parte della Fed in tema di tassi di interesse, ha innescato forti acquisti sul mercato obbligazionario: il tasso decennale è sceso sotto al 4,05% ed i contratti future a tre mesi sull’Euro/$ hanno registrato sensibili incrementi di prezzo, evidenziando un ridimensionamento delle aspettative di rialzo dei tassi da parte di Greenspan.

Nel report trimestrale del Tesoro Usa sui cambi, è stato fatto esplicito riferimento alle politiche valutarie della Cina definite altamente distorsive, aumentando pertanto implicitamente le pressioni affinché la Cine rivaluti lo Yuan.
Nel frattempo l’amministrazione Bush ha anche annunciato che altre 4 categorie di importazioni cinesi del settore tessile saranno sottoposte a quote, oltre alle tre già preannunciate recentemente.

Europa:il capo economista dell’Ocse Cotis, in una conferenza stampa ad Helsinki, ha annunciato che in occasione della revisione delle proiezioni di crescita, che saranno diffuse la prossima settimana, verranno sensibilmente abbassate le stime sull’andamento del Pil dell’intera area Euro.

L’Ocse è stata critica anche nei confronti dell’Italia. Secondo l’Organizzazione infatti le condizioni di crescita rimangono mediocri soprattutto a causa di uno scarso aumento della produttività e di una debole competitività. La cattiva salute dell’economia dovrebbe ripercuotersi sull’andamento dei conti pubblici con l’avanzo primario che quest’anno dovrebbe continuare a ridursi.

La stessa Commissione Europea dovrebbe lanciare la procedura di deficit eccessivo nei confronti del paese che dovrebbe essere approvata dall’Ecofin nella riunione del 6-7 giugno prossimi. Il 23 maggio Eurostat pubblicherà anche i dati definitivi sul deficit pubblico italiano per il 2003 e per il 2004 che, con ogni probabilità, saranno rivisti al rialzo rispetto al 2,9% e al 3% precedentemente stimati.

Relativamente alle notizie societarie, buona la trimestrale diffusa da Vivendi che ha evidenziato un utile netto superiore alle attese degli analisti.

Asia-Pacifico:in forte rialzo, stamani, i principali indici azionari della regione, con le eccezioni di Shanghai (-0,5%) e Shenzhen (-0,22%), trainati dai titoli delle grandi aziende esportatrici, sull’onda degli effetti, oltreoceano, del dato sui prezzi al consumo statunitensi.

L’attenzione degli operatori sui cambi, dopo il rapporto del Tesoro statunitense di ieri, è stata oggi catturata dalla decisione dell’autorità monetaria di Hong Kong di lasciar fluttuare la propria valuta nella pur ristretta banda da 7,75 a 7,85 contro il biglietto verde, fatto che qualcuno considera un ulteriore passo verso la riforma del regime di cambio dello Yuan da parte di Pechino.

In Giappone, il dato finale per marzo dell’indice delle condizioni economiche correnti ha mostrato una lieve revisione al rialzo a 70, dalla stima preliminare di 66,7, mentre la lettura finale per l’indice degli indicatori anticipatori, indice supposto prevedere l’andamento congiunturale da tre a sei mesi nel futuro, ha subito una revisione più consistente, da 30 a 36,4, con un livello superiore a 50 ad indicare l’aspettativa di un’espansione ed uno inferiore l’aspettativa di un rallentamento.
Per domani è attesa la pubblicazione della Bank’s View al termine della riunione mensile del comitato di politica monetaria della Banca del Giappone.

In Cina, gli investimenti in capitale fisso nelle aree urbane hanno messo a segno, per il periodo da gennaio ad aprile, un incremento del 25,7% rispetto allo stesso periodo del 2004, in accelerazione rispetto alle rilevazioni precedenti, portando alcuni osservatori ad ipotizzare un inasprimento dei controlli amministrativi volti ad evitare il surriscaldamento dell’economia del Regno di Mezzo.

Commodity:scende del 3,5% il prezzo del petrolio dopo che il Dipartimento dell’Energia nel report settimanale ha riportato un aumento delle scorte petrolifere quattro volte superiori alle attese di mercato (4,34 Mln di barili), raggiungendo così il livello più alto dal 1999. In rialzo anche le scorte di benzine (1,1 Mln barili) mentre registrano un calo quelle di distillati (-219.000 barili).

Il dato sulle benzine ha incoraggiato gli operatori soprattutto in vista del fine settimana del Memorial Day del 30 maggio, quando i consumi di benzine raggiungono il picco.

A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista Senior), A. Mercuri (Analista), C.Pace (Economista)