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MERCATI FINANZIARI: L’ OUTLOOK (1/2/05)

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USA: I dati relativi alla spesa personale del mese di dicembre hanno evidenziato una variazione reale dello 0,9%, a fronte di una variazione reale del reddito disponibile del 4,2%. Il deflatore core della spesa personale (parametro di riferimento della Fed) ha evidenziato un tendenziale annuo dell’1,5%, a metà del range stimato dalla Fed per il 2004.

Non emergono pertanto al momento spinte inflative tali da far immaginare un cambio di approccio di politica monetaria da parte della Fed che domani dovrebbe limitarsi a rialzare i tassi di 25bps. Il dato sull’indice dei direttori acquisto di Chicago ha registrato un incremento rispetto al mese precedente grazie soprattutto al buon contributo della componente nuovi ordini insieme a quella occupazionale.

Oggi è atteso l’indice Ism relativo al settore manifatturiero: in vista dei dati sul mercato del lavoro del prossimo venerdì, la sottocomponente occupazionale sarà monitorata con particolare attenzione. Dopo una revisione al rialzo delle stime di novembre sulle importazioni da parte dell’istituto di statistica canadese, diversi analisti hanno segnalato la possibilità di una revisione al rialzo anche del Pil Usa del quarto trimestre, che potrebbe portare il valore finale fino al 3,6% da 3,1%.

Ricordiamo che il principale contributo negativo era stato offerto proprio dalle esportazioni nette che avevano sottratto l’1,7%. Il Canada inoltre rappresenta il principale partner commerciale Usa.

Europa: sostanzialmente invariati gli indicatori anticipatori per l’intera area Euro. A gennaio la fiducia dei consumatori è rimasta invariata per il quinto mese consecutivo a –13, mentre è tornata a deteriorarsi la fiducia delle imprese calata a –5, da –4 di dicembre evidenziando nel complesso uno scenario di stallo nell’attività economica anche per i prossimi mesi.

Dal lato prezzi ieri il dato sul Cpi della Baviera ha confermato il rallentamento delle spinte inflative in Germania ed oggi sarà diffuso il dato preliminare di gennaio del paese che dovreebbe rallentare all’1,8% a/a, dal 2,1% di dicembre. La calmierazione delle spinte inflative unita ad una fase congiunturale che continua ad evidenziare fattori di debolezza, conforta l’ipotesi di tassi fermi nella riunione della Bce di giovedì prossimo.

A tale proposito ieri Market News, citando una fonte anonima, ha pubblicato la notizia secondo cui la Bce rialzerà probabilemhte i tassi durante l’anno a seguito del rafforzamento della situazione economica. Secondo la fonte, il rialzo potrebbe addirittura avvenire nel primo semestre dell’anno. Continuiamo a ritenere verosimile il mantenimento di tassi invariati almeno nella prima metà dell’anno senza escludere la possibilità di un nulla di fatto per l’intero 2005 sotto l’ipotesi chiave che l’Euro continui a rimanere sostenuto nei confronti del $.

Asia-Pacifico: misto l’andamento delle borse della regione, mossesi comunque in un intervallo ristretto, con l’indice azionario principale della borsa australiana che ha raggiunto i massimi di sempre, chiudendo a 4127,7 punti, grazie ai buoni progressi dei titoli delle risorse di base, come BHP Billiton (+1,78%) e Rio Tinto (+1,79%), supportati dall’attesa da parte degli operatori di buone trimestrali.

A Tokio, dove l’indice Nikkei 225 ha chiuso sostanzialmente invariato, Sharp (+0,63%) ha reso noti utili operativi per il trimestre conclusosi il 31 dicembre scorso per ¥36,46Mld, con utili netti in aumento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e fatturato in aumento del 12,1%, soprattutto grazie al buona andamento delle vendite degli schermi a cristalli liquidi e dei telefoni cellulari.

Deciso movimento di mercato per Fuji Photo (+1,61%), dopo che l’azienda ha annunciato l’intenzione di riacquistare l’equivalente di ¥15Mld di azioni proprie nel periodo da oggi fino al 18 marzo. Sempre in Giappone, nel mese di dicembre la retribuzione monetaria complessiva dei lavoratori dipendenti ha registrato un calo dell’1% a/a, mentre le retribuzioni per straordinari, utilizzate da alcuni osservatori come barometro delle condizioni reddituali e del mercato del lavoro, sono risultato in aumento del 2,8% a/a.

Nel mese di gennaio, le vendite di autoveicolo nell’arcipelago sono scese del 13,9%, o del 4,1% a/a, con le vendite di automobili in calo del 13,2%, o dell’1,2% a/a. Secondo quanto dichiarato dal ministro delle finanze giapponese Tanigaki, la Cina sta prendendo in esame misure inerenti la gestione della valuta domestica. Una fonte anonima vicino allo stesso ministero delle finanze nipponico, ha dichiarato che non è stato ancora deciso se il comunicato successivo al G-7 ricalcherà quello di Boca Raton.

Commodity: tornano a salire le quotazioni del greggio con il future sul Wti che ha superato i 47,5$ al barile. Sull’oro nero ha pesato la notizia secondo cui la Yukos potrebbe perdere la sua raffineria Angarskaya Petrochemicals dopo che un creditore ha richiesto il pagamento di 300 Mln $. La questione potrebbe impattare negativamente sulla capacità di raffinazione della società che produce 380 mila barili al giorno.

A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista), C.Pace (Research Assistant)