USA: il discorso di Greenspan ha richiamato l’attenzione sull’andamento della variabile petrolio. Il capo della Fed ha dichiarato che la Fed tiene conto dell’andamento dei prezzi energetici per i risvolti sull’inflazione. Su tale tema Greenspan ha detto di attendersi un trend di stabilità dei prezzi ma in ogni caso la banca centrale si tiene pronta a reagire nel caso in cui vengano disattese le previsioni. Tale dichiarazione ha alimentato il timore che la Fed possa accelerare il ritmo d’incremento dei tassi. I
l capo della Fed, ha puntualizzato come l’andamento della produttività rivesta un ruolo cruciale ai fini della stabilità dei prezzi e in ultima analisi delle manovre della Fed. Di conseguenza si è assistito ad un sensibile recupero del Dollaro verso Euro. L’attenzione degli operatori pertanto sembra essere concentrata non tanto sul Fomc del 30 giugno (data per la quale si da per scontato un incremento di 25 bps) quanto piuttosto sulla velocità con cui la Fed procederà a rialzare i tassi successivamente a tale data. In ogni caso il discorso di Greenspan ha richiamato ancora una volta l’attenzione sull’importanza della variabile petrolio.
Dopo il sensibile calo iniziato dopo la riunione Opec della scorsa settimana, gli operatori attendono di verificare se si tratti o meno di un calo strutturale. La risposta a tale quesito è importante per poter quantificare gli effetti non solo in termini di dinamica dei prezzi, ma anche di crescita dell’economia.
Questa sera è attesa l’asta da 15Mld$ sul T-note a 5 anni. Ancora una volta sarà importante verificare la percentuale di sottoscrizione degli investitori stranieri.
Europa: in rialzo la produzione industriale tedesca che ad aprile è cresciuta del 2,2% m/m, registrando il maggior incremento dall’ottobre del 2003 grazie ad un buon recupero del settore manifatturiero ed edilizio.
Lo stesso presidente della Bce Trichet ha ribadito che al momento l’area euro sta registrando una graduale ripresa anche se i recenti rialzi del prezzo del greggio potrebbero rappresentare un rischio per la crescita. Trichet ha comunque confermato che la BCE continua a vedere un’inflazione al di sotto del 2% nel 2005 e che al momento la banca centrale rimane vigile ed aperta a qualunque mossa sui tassi di interesse.
Più teso il tono del ministro dell’economia spagnolo, ex commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pedro Solbes, che ha dichiarato che la dinamica inflativa in Europa inizia a preoccupare invitando la Bce a prendere in considerazione il rialzo dei prezzi. A tale proposito i prezzi al consumo tedeschi nella loro lettura finale hanno confermato l’accelerazione dell’inflazione con un tendenziale che si è portato al 2%, dall’1,6% di aprile.
Asia-Pacifico: il Giappone ha rivisto al rialzo la crescita del PIL reale nel primo trimestre a 1,5%, o 6,1% annualizzato, da una stima iniziale di 1,4%, o 5,6% annualizzato. In termini nominali, i primi tre mesi dell’anno sono stati i migliori dal quarto trimestre del 1996. L’aumento delle scorte ha contribuito per un terzo all’incremento complessivo, segnalando come le aziende siano ottimiste circa l’andamento futuro delle vendite, in particolare per telefoni cellulari, schermi piatti e fotocamere digitali.
L’autorità di controllo del mercato forex cinese (State Administration of Foreign Exchange) ha dichiarato di essere intenzionata ad espandere il mercato forex attraverso l’incremento sia dei partecipanti che degli strumenti negoziati. Tali dichiarazioni seguono la ratifica di un protocollo d’intesa tra il Chicago Mercantile Exchange Usa ed il mercato interbancario cinese per lo sviluppo di derivati sul cambio.
Commodity: il prezzo del greggio per consegna a luglio è sceso ai minimi da sei settimane, viaggiando intorno ai $37 dollari al barile, sull’onda dell’aspettativa che la maggiore produzione OPEC e maggiori importazioni accresceranno le scorte petrolifere degli USA, maggior consumatore di energia a livello mondiale. L’attenzione sarà, infatti, oggi focalizzata sulle statistiche delle scorte.
L’oro ha subito un calo dopo il discorso di Greenspan, che ha rafforzato le aspettative per l’inizio di un ciclo di rialzo dei tassi ufficiali già a giugno.
A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista), C.Pace (Research Assistant)