Società

MERCATI FINANZIARI: L’ OUTLOOK (07/06/04)

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USA: aumenta l’attesa sul discorso che Greenspan terrà domani. L’aspettativa è per un contenuto che ribadisca l’intenzione di continuare a condurre la politica monetaria in senso restrittivo in modo moderato. In ogni caso dovrebbe essere confermato l’ottimismo sulle prospettive dell’economia. Su tale base alcune case di investimento hanno confermato l’attesa di tassi decennali di mercato in rialzo fino ad un obiettivo del 4,6% dall’attuale 4,3%. Nel frattempo si dovrebbe registrare un andamento in range sui mercati, con particolare attenzione però ad alcuni settori come quello dei semiconduttori dopo la pesante perdita del Sox lo scorso venerdì (-5,23%).

Nell’ambito del settore immobiliare Usa segnaliamo come i 5 principali operatori nel settore immobiliare (Fannie Mae, Freddie Mac, la National Association of Realtors e la National Association of Home Builders e la Mortgage Bankers Association) siano concordi nel prevedere prezzi delle case in calo il prossimo anno in seguito all’atteso rialzo dei tassi a lungo termine. La Mortgage Bankers Association ad esempio si attende un rialzo dei tassi sui mutui trentennali dal 5,77% attuale al 7% per il prossimo anno.

L’atteso rialzo dei tassi di mercato, stando a tali stime, dovrebbe impattare negativamente anche sui rifinanziamenti dei mutui attraverso i quali i consumatori Usa lo scorso anno hanno ricavato ben 138Mld$ (i c.d. cash outs), un valore che quest’anno dovrebbe scendere a 72Mld$.

Europa: in forte rialzo gli ordinativi industriali tedeschi, che secondo i dati preliminari, a luglio sono cresciuti del 7,4% a/a dal 4,3% trainati in particolare dalla domanda estera. Se infatti si considera il settore estero, la domanda è cresciuta dell’11,4%, mentre quella interna ha registrato un rialzo di solo l’1%, ad indicazione di come la domanda interna continui ad indicare la vera debolezza della congiuntura tedesca.

A conferma della debolezza economica tedesca è giunto l’Indice Pmi sulle vendite al dettaglio elaborato da Bloomberg che ad agosto è sceso a 50,8 da 51, rimanendo tuttavia oltre la soglia critica dei 50. Restano sotto i 50 gli indici relativi all’intera area euro (49,7 da 51,2), Francia (49,6 da 51,9) ed Italia (48,1 da 50,5). Il calo è attribuibile al peggioramento della situazione del mercato del lavoro che scoraggerebbe gli acquisti dei consumatori.

Oggi è attesa la pubblicazione del Pil per il 2° trimestre dell’intera area euro, il dato preliminare sulla produzione industriale tedesca di luglio che ci fornirà un’ulteriore indicazione dell’andamento economico del paese e le stime di crescita del terzo e quarto trimestre della commissione europea.

Asia-Pacifico: chiusura ancora una volta positiva per il Nikkei che ha registrato il miglior guadagno dal 16 luglio, dietro la speculazione che il governo aumenterà le stime di crescita per l’economia nipponica e di un aumento degli investimenti esteri. A favorire lo Yen e le borse è stata anche la revisione al rialzo delle stime del Pil del secondo trimestre in calendario il prossimo venerdì, riviste dopo la pubblicazione del buon dato sulle spese in beni capitali. Positivo anche il dato sul leading indicator, che a luglio è cresciuto a 66,7, rimanendo sopra quota 50 per undici mesi consecutivi, indicando la continuazione del trend di miglioramento economico del paese in atto ormai da diversi mesi.

Commodity: in calo il prezzo del greggio per il venir meno dei timori di danni che avrebbe potuto provocare l’uragano Frances sul golfo del Messico, danneggiando alcuni oleodotti del paese. Gli operatori tuttavia continuano a monitorare la situazione in Iraq, quinto produttore mondiale, dopo che la scorsa settimana un incendio ha danneggiato le esportazioni di un terminale nel nord del paese.

Inizia infine a crescere l’attesa per la riunione Opec del 15 settembre, quando probabilmente i paesi membri si vedranno costretti ad alzare il loro tetto produttivo, sebbene la decisione non dovrebbe modificare l’attuale orientamento dei prezzi, considerato il margine limitato di produttività dei paesi.

A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista), C.Pace (Research Assistant)