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(WSI) – USA: nella giornata di chiusura dei mercati finanziari Usa per la festività del labor day, è continuato il dibattito sulla possibile reazione della Fed dopo i danni causati dall’uragano Katrina. Le view su tale punto sono contrastanti. Vi è infatti chi conferma la continuazione della fase di graduale rialzo dei tassi in ciascuno dei prossimi meeting della Fed, chi invece propende per un periodo di pausa dopo il Fomc del 20 settembre e chi infine considera la possibilità di un’interruzione limitata solo a quest’ultimo meeting, con ripresa della fase di rialzo negli incontri successivi.
Santomero, presidente della Fed di Filadelfia e membro votante del Fomc, è stato uno dei primi esponenti della Fed a pronunciarsi sul punto dichiarando che occorrerà tempo per comprendere l’estensione degli effetti dei danni provocati dal recente uragano. Nel frattempo, ha concluso l’esponente Fed, la banca centrale potrebbe continuare a rialzare i tassi in modo misurato.
Vista la recente sempre maggiore enfasi posta dalla Fed sui rischi di accentuazione delle pressioni inflattive anche in termini core, manteniamo al momento inalterata la nostra view di rialzo continuativo dei tassi di 25bps in ciascuno dei prossimi 3 incontri. Qualche dettaglio più preciso sull’eventuale modifica dell’atteggiamento della banca centrale Usa potrà venire dal Beige Book in pubblicazione domani.
Europa: poco mosso l’indice Pmi del settore servizi per l’intera area Euro. Ad agosto il dato è leggermente sceso penalizzato dal sensibile rialzo del prezzo degli input che ha raggiunto il massimo dall’ottobre del 2004. In aumento il sottoindice relativo all’occupazione che, per il tredicesimo mese consecutivo, è rimasto nella zona di espansione.
Tra i paesi, sorprende il recupero del dato tedesco in rialzo di oltre 1 punto, mentre è risultato molto deludente quello italiano che è sceso al 48,5, dal 50 di luglio evidenziando la difficile fase congiunturale del paese. In disaggregato il dato italiano ha evidenziato un calo di tutte le sottocomponenti in particolare quella dei nuovi affari.
Relativamente ai conti pubblici, Amalia Torres, portavoce del commissario europeo Almunia, ha dichiarato che nel caso in cui il deficit tedesco dovesse essere confermato al 3,7% nel 2005, Bruxelles potrebbe decidere nuove misure nella procedura di deficit eccessivo contro la Germania, salvo il caso in cui lo sforamento non sia da attribuire all’avversa congiuntura economica. Dal lato societario ieri Volkswagen ha dichiarato che apporterà nuovi tagli della forza lavoro soprattutto negli stabilimenti tedeschi. In Italia l’agenzia di rating Standard&Poor’s ha preso atto del rafforzamento della governance di Fiat, processo iniziato successivamente all’assemblea dei soci di giugno.
Asia-Pacifico: in assenza di indicazioni da oltrepacifico, con le borse statunitensi chiuse ieri, e dopo qualche sorpresa nella lista dei titoli inclusi nell’indice azionario Nikkei 225 in occasione della revisione annuale, così come annunciata ieri a mercati ormai chiusi, è probabile che alcuni operatori abbiano deciso di monetizzare i recenti guadagni, con lo stesso Nikkei 225 che, stamattina, dopo aver raggiunto quota 12730, ha imboccato la strada del declino, arrivando a cedere l’1,2% dai massimi di giornata, per poi chiudere in calo dello 0,28%, dopo i rialzi delle tre precedenti sessioni.
Alcuni osservatori hanno attribuito parte del calo al program trading, altri all’overstretch segnalato dagli indicatori tecnici, altri ancora allo spunto fornito dal sondaggio del quotidiano Sankei che mostrerebbe il consenso per il primo ministro Koizumi in calo rispetto alla settimana precedente, pur sembrando mantenere il partito liberaldemocratico un congruo vantaggio sul maggior partito di opposizione, in previsione della tornata elettorale del prossimo 11 settembre.
Poco probabile che a stimolare le vendite abbia contribuito la sorpresa negativa delle spese ordinarie per consumi delle famiglie, in luglio, diminuite di ben il 4,2% sul mese, su base destagionalizzata, dato che si è semplicemente andato ad unire a statistiche precedenti che disegnano un mese di luglio sicuramente negativo, in termini di crescita, mentre ci si aspetta che il terzo trimestre venga risollevato da un robusto andamento di consumo e produzione industriale in agosto e settembre.
Commodity: dopo la chiusura dei mercati statunitensi di ieri le quotazioni petrolifere hanno aperto le contrattazioni in calo grazie alla ripresa dell’attività in alcune piattaforme del Golfo del Messico devastato dall’uragano Katrina. Le compagnie petrolifere tra cui British Petroleum hanno ripristinato il 26% della loro attività.
L’elevato prezzo del petrolio e delle benzine e la chiusura di alcuni impianti ha portato la Tailandia a promuovere il consumo delle benzine miste all’etanolo al fine di ridurre le importazioni di petrolio e dei prodotti energetici. Il ministero delle Finanze ha infatti rinunciato all’imposizione di tasse sulle importazioni di etanolo. L’etanolo è un distillato ottenuto dalla canna da zucchero ed altri prodotti agricoli che può essere mescolato con la benzina, riducendo così i costi di produzione.
A cura di A. Cesarano (Responsabile Market Research), L. Lorenzoni (Economista Senior), A. Mercuri (Analista), C. Pace (Economista).