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MERCATI FINANZIARI: L’ OUTLOOK (01/7/05)

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USA:la riunione della Fed si è conclusa con un rialzo dei tassi di 25bps ed un comunicato allegato che in gran parte ha ricalcato il precedente di maggio.

Poche le variazioni: in particolare il riferimento alla fase di rallentamento dell’economia ora eliminato dallo statement insieme al riferimento al recupero del potere sui prezzi.

La Fed ha dichiarato che la crescita rimane solida malgrado le maggiori pressioni inflative, in un contesto in cui le aspettative di inflazione rimangono ben contenute. Mantenuto infine il riferimento all’approccio moderato.

Nel corso del Fomc delle ultime due giornate la Fed ha anche stilato previsioni aggiornate sull’andamento dell’economia nel secondo semestre e nel 2006 che verranno presentate da Greenspan nel discorso che verrà tenuto il 29 luglio davanti al Congresso.

Il prossimo Fomc sarà il 9 agosto. A quel punto la Fed avrà una situazione più chiara sull’intero secondo trimestre. Al momento non è da escludere un ulteriore rialzo di 25bps.

L’atteso dato su redditi e spesa personale del mese di maggio è risultato leggermente al di sotto delle attese.

Con riferimento alla spesa in termini reali, la variazione è stata nulla a maggio a causa del sensibile calo mensile (-2%) dei beni durevoli (verosimilmente a causa del calo delle vendite di auto) che ha più che bilanciato la variazione mensile positiva (+0,4%) del settore servizi.
Il deflatore della spesa personale si è attestato in termini core all’1,6% a/a, ossia all’interno del range stimato dalla Fed.

Europa:scende in Italia il tasso di inflazione.
A giugno l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un rialzo dell’1,8% a/a in rallentamento dall’1,9% di maggio, registrando i minimi da settembre 1999.

Il rallentamento dei prezzi al consumo è stato determinato principalmente dalla discesa del capitolo comunicazioni (-0,5% m/m) a causa dei ribassi dei listini dei telefoni cellulari e prodotti hi tech.

Sempre in Italia, sono stati diffusi i dati sui prezzi alla produzione di maggio, scesi dello 0,4% m/m e aumentati del 3,1% a/a. Si tratta della prima flessione mensile dall’inizio di quest’anno e del calo maggiore dall’aprile 2004.

Nella sua stima flash sul cpi Emu l’Eurostat vede per giugno un tasso di inflazione al 2,1% a/a dall’1,9% di maggio.
Il rialzo è imputabile all’incremento dei prezzi petroliferi di giugno ed aumenta le attese di una politica monetaria invariata.

In Germania, il ministro delle Finanze Hans Eichel ha dichiarato che le ultime stime del Governo prevedono un deficit pubblico sopra al 3% del Pil fino a tutto il 2007.

Asia-Pacifico:il trimestrale rapporto Tankan sulle condizioni economiche correnti e prospettiche così come percepite dalle imprese nipponiche nel secondo trimestre 2005 è risultato una piacevole sorpresa, con aumenti degli indici di fiducia su un po’ tutti i fronti, aumenti superiori a quanto previsto dagli analisti e a quanto le imprese stesse avevano dichiarato di attendersi nel rapporto precedente: l’indice delle condizioni correnti per le grandi imprese manifatturiere è aumentato a 18, da 14, con un numero positivo a segnalare la prevalenza di percezioni positive sul quelle negative.

La sorpresa maggiore è arrivata dall’indice delle grandi aziende non-manifatturiere, passato da 11 a 15 (massimo dal 1992), sembrando corroborare l’ipotesi di chi vede nei servizi la chiave per la sostenibilità della crescita giapponese, anche in considerazione della necessità per l’arcipelago di sostituire alle asfittiche esportazioni nette un robusto aumento della domanda interna come motore di crescita, sostituzione che, secondo alcuni commentatori, starebbe già avvenendo, per la prima volta nel Giappone post-bellico.

Nonostante il recente andamento non brillante delle scorte, soprattutto nei settori maggiormente esposti al ciclo internazionale, le grandi imprese in ogni settore si aspettano di aumentare la propria spesa in investimenti fissi del 9,4% nell’anno fiscale in corso, che terminerà a marzo 2006, dopo il +4,5% dell’anno precedente, con le grandi imprese manifatturiere ad aver rivisto al rialzo tale aspettativa a +16,2%.

Sempre in Giappone, in maggio il tasso di disoccupazione è rimasto al 4,4%, livello minimo da sei anni a questa parte, mentre nello stesso mese i prezzi al consumo core hanno sorpreso favorevolmente, aumentando dello 0,1%, su base destagionalizzata, e portandosi a +0,2% su base tendenziale

Commodity:l’Opec ha sospeso i colloqui nei quali avrebbe dovuto decidere se aumentare la produzione di altri 500mila b/g.

Il nuovo incremento avrebbe portato a 28,5 Mln b/g tetto dei 10 Paesi.

Il ministro kuwaitiano Ahmad al Fahd al Sabah, ha annunciato la sospensione dell’iniziativa, aggiungendo che il prezzo ideale per il Wti è di 53$ e che i colloqui saranno riavviati se sarà nuovamente superata la soglia dei 60 dollari.

A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista Senior), A. Mercuri (Analista), C.Pace (Economista)