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MERCATI FINANZIARI: FOCUS ANCORA SUI TASSI

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(WSI) –
In area Euro l’appuntamento principale della settimana sarà la riunione della Bce che dovrebbe concludersi con un rialzo da 25 pb. Interessante sarà anche analizzare i toni che Trichet utilizzerà nella conferenza stampa, toni che dovrebbero evidenziare una prosecuzione dell’atteggiamento di stretto monitoraggio della dinamica inflattiva, malgrado il dato sui prezzi al consumo di settembre abbia evidenziato un tendenziale in sensibile rallentamento.

Negli Usa atteso l’indice dell’Ism manifatturiero di settembre. I veri mover della giornata potrebbero però essere rappresentati da alcuni indicatori relativi al settore immobiliare. La settimana sarà densa di intereventi di esponenti della Fed (leggere anche l’articolo WALL STREET FA GIA’ FESTA PER I TAGLI DI BEN). Il dato principale atteso è quello sul mercato del lavoro, in pubblicazione il prossimo venerdì. In Giappone durante la notte è uscito l’atteso Tankan report che ha evidenziato un aumento della fiducia delle grandi aziende manifatturiere grazie soprattutto alla debolezza dello Yen e al calo del prezzo del greggio. Le grandi aziende hanno anche dichiarato di voler aumentare gli investimenti capitali dell’11,5% quest’anno, valore che seppure elevato, è stato lievemente al di sotto del consensus degli analisti. Ha invece deluso il dato relativo ai salari di agosto, in calo dello 0,5% a/a.

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Tassi di Interesse: in area Euro la sessione si è conclusa con ulteriore rialzo dei tassi di interesse con un movimento che ha riguardato tutta la curva. Nella prima parte della settimana è possibile assistere ad un lieve ritracciamento dei tassi sul comparto biennale, con gli operatori che potrebbero scommettere su toni meno forti da parte del presidente della Bce. Le parole di Trichet dovrebbero però confermare la prosecuzione del rialzo del tasso di intervento, generando vendite su tale comparto. I movimenti sulla parte a lunga potrebbero essere più contenuti, generando così una prosecuzione dell’appiattimento della curva sul tratto 2-10 anni che potrebbe portarsi sotto i 10 pb. Negli Usa tassi di mercato in rialzo dopo le prese di profitto di fine settimana e malgrado le dichiarazioni più morbide sul tema inflazione da parte di alcuni membri della Fed (Poole e Fisher in particolare). Il rialzo dei tassi è avvenuto contestualmente anche ad un lieve recupero delle breakeven inflation. Oggi, dati sulle case superiori alle attese potrebbero riportare i tassi decennali verso l’alto in prossimità della soglia del 4,72%.

Valute: Dollaro in lieve recupero verso Euro, continuando ancora ad oscillare nel range 1,265/ 1,275. Oggi la parte inferiore del range potrebbe ancora risultare un supporto rilevante. Nel frattempo le posizioni nette lunghe di Dollari verso Euro rilevate dalla CFTC, sono rimaste sostanzialmente immutate rispetto alla precedente settimana. Yen debole dopo i dati macro di stanotte che, sebbene mostrino un’economia giapponese in salute, anche se in rallentamento, non dovrebbero mettere pressione alla BoJ per effettuare un imminente ulteriore ritocco dei tassi in ottobre. Il cross contro Dollaro si è portato in prossimità della resistenza 118,28. Qualora si mantenesse al di sopra di tale livello per più di una giornata, non è da escludere una salita verso 119. L’Euro/Yen si trova al di sotto dell’area di resistenza 150 con un livello significativo intorno a 150,25. Qualora venisse superato potremmo assistere al ritorno verso i massimi storici.

Materie Prime: chiusura di settimana in lieve rialzo per il prezzo del greggio Wti. Le quotazioni restano infatti in prossimità dei 63 $/b dietro la speculazione che l’Opec, analogamente a quanto già fatto volontariamente da Venezuela e Nigeria, ridurrà la sua produzione di greggio al fine di mantenere il prezzo del petrolio sopra i 60 $/b. La minaccia di sciopero, da parte dei lavoratori della miniera canadese di proprietà della Teck Cominco ha portato le quotazioni del rame in rialzo dell’1,32%.

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