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MERCATI EUROPEI: LA RIPRESA DOPO GIUGNO

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Molti analisti pensano che i mercati azionari europei dovrebbero raggiungere presto il fondo, ma prima della ripresa gli investitori dovranno affrontare un nuova ondata di volatilita’.

Nonostante i recenti rally quest’anno i risultati dei titoli azionari sono stati piuttosto negativi e, secondo il Wall Street Journal, cio’ significa che vi sono molti buoni affari sul mercato.

Gli analisti infatti notano che le valutazioni azionarie confrontate con i rendimenti obbligazionari sono ai livelli della crisi finanziaria del 1998.

“Da un punto di vista delle valutazioni si e’ in un’area di supporto – ha commentato Richard Kersley di Credit Suisse First Boston – Siamo a solo il 5% dai minimi del 1998. Significa pertanto che gli aspetti negativi sono gia’ stati presi in considerazione dal mercato”.

Il calo dei tassi d’interesse dovrebbe poi iniziare a sostenere il mercato azionario.

La Banca Centrale Europea ha infatti lasciato a intendere la sua disponibilita’ a tagliare i tassi d’interesse nel prossimo trimestre in quanto i timori legati alla crescita economica superano quelli di un aumento dell’inflazione.

La Federal Reserve quest’anno ha gia’ ridotto i tassi di 1,5 punti percentuali e il Giappone ha abbassato i suoi tassi a zero.

Prima che il mercato si riprenda, pero’, sono necessari chiari segnali che gli interventi delle Banche centrali stiano funzionando.

“I dati recenti sono misti e questo puo’ significare un punto decisivo – ha commentato George Hodgson di ABN Amro – ma i mercati vogliono vedere nero su bianco”.

“In Europa la correzione dei mercati e’ stata rimandata perche’ le prospettive di crescita economica erano migliori che negli Stati Uniti – ha ricordato Mike Young di Goldman Sachs – ma ora non e’ piu’ il caso”.

Cio’ significa, secondo gli analisti, che anche i titoli mobiliari europei sono destinati a scendere durante buona parte del secondo trimestre, ma che dovrebbero raggiungere il fondo entro la fine di giugno, dopodiche’ la ripresa dovrebbe essere piuttosto rapida.

“Dovremmo toccare il fondo entro giugno, ma dipende dall’aggressivita’ della Federal Reserve e da quando la BCE intende seguire l’esempio”, ha commentato Young.

“Se i mercati verranno sorpresi dalla dimensione e dalla velocita’ dei tagli d’interesse, il fondo puo’ essere toccato prima”.

Nel frattempo gli analisti suggeriscono agli investitori di spostare l’obbiettivo sui finanziari – sia per le loro valutazioni che in riferimento al taglio dei tassi d’interesse – e alcuni puntano sui titoli ciclici, sottolinenado che ora di guardare verso risultati economici positivi.

“Da giugno o luglio nessuno guardera’ all’andamento del 2001, ma tutti investiranno sulla base delle previsioni sul 2002”, ha concluso Stephen Schweich di Robertson Stephen.