Economia

Mercati: dopo Consulta temono instabilità politica Italia. Occhio ai BTP

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Non solo Trump: gli investitori globali ora tengono d’occhio anche l’Italia, dopo la decisione della Consulta arrivata nella serata di ieri sull’Italicum. La Corte Costituzionale ha bocciato, ma solo in parte l’Italicum, la legge elettorale introdotta dal governo Renzi nel 2015. E ha anche aperto all’opzione delle elezioni anticipate, innescando così nuovi timori sulla stabilità politica dell’Italia. Immediata la reazione del mercato dei titoli di stato italiani, con i rendimenti sui BTP che ha accelerato al rialzo fino al 2,11%. Lo spread è in rialzo nella giornata di oggi, e oscilla attorno a 165 punti.

Wall Street continua a festeggiare la nuova era Trump, con il Dow Jones che testa e supera per la prima nella sua storia la soglia di 20.000 punti e il Nasdaq che segna un nuovo record. Il superamento, da parte dell’indice Dow Jones dei 20.000 punti, alimenta l’entusiasmo degli investitori globali.

L’indice dei titoli industriali, così come in generale Wall Street, ha continuato a beneficiare dell’effetto traino delle dichiarazioni di Donald Trump, che hanno confermato l’intenzione di lanciare un bazooka fiscale per spronare ulteriormente la crescita Usa.

L’effetto Trump sugli indici azionari Usa è confermato dal grafico che mostra il guadagno dei listini dal giorno dell’Election Day, ovvero dallo scorso 8 novembre, giorno che ha decretato la trasformazione epocale della politica Usa, con la vittoria del magnate americano.

In particolare il Nasdaq è balzato di quasi +23% negli ultimi 12 mesi.

Sul dollaro, tuttavia, l’effetto Trump non è stato positivo. Il rinnovarsi dei timori sul protezionismo hanno portato il Dollar Index a scivolare ai minimi in sette settimane.

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