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MERCATI: CONTINUA L’INIEZIONE DI LIQUIDITA’

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
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(WSI) – Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno chiuso la sessione contrastati: in calo la parte a breve e medio termine, in rialzo la parte a lungo termine della curva. L’andamento è stato guidato dall’indecisione sui mercati azionari. La Bce ha comunicato che lo scorso lunedì ha collocato 10 Mld$ al tasso di 4,65% a fronte di una richiesta di 22 Mld$. Oggi è attesa un’altra asta congiunta da 10 Mld$ i cui risultati saranno resi noti lunedì. Le iniezioni di liquidità della Bce degli ultimi giorni hanno determinato un calo dei tassi sul mercato monetario (soprattutto sul comparto ad un mese), che comunque continuano a rimanere su livelli elevati, a dimostrazione di come queste azioni stanno alleviando le tensioni, ma non stanno risolvendo la crisi creditizia. L’Euribor tre mesi ieri è stato fissato a 4,81% dal 4,87% del giorno precedente, mentre l’interbancario a tre mesi ha chiuso la sessione di ieri a 4,75% da 4,83%. Sul fronte macro ieri è stato pubblicato l’indice Ifo che come nelle attese ha registrato un calo, interessando soprattutto la componente corrente.

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Oggi l’attenzione continuerà a focalizzarsi sul monetario e sui dati d’oltreoceano, con il tasso a dieci a anni che dovrebbe continuare a mantenersi all’interno del trading range 4-25-4,30%. Negli Usa tassi di mercato in calo in una giornata in cui l’attenzione degli operatori è tornata nuovamente sulla crescita e sui problemi causati dalla crisi del credito. Ieri Morgan Stanley ha annunciato svalutazioni per circa 9,5Mld$, ufficializzando al tempo stesso l’ingresso nel capitale del fondo sovrano cinese China Investment Corporation che ha acquistato una quota del 10% circa con un esborso pari a circa 5Mld$. Diventa pertanto sempre più diffuso il ricorso ai capitali dei fondi sovrani, in larga parta di fonte asiatica (soprattutto cinese) come già accaduto nel caso di Citigroup, Ubs, Barclays, Blackstone e Bear Stearns. Ieri Lacker, membro Fed non votante, ha dichiarato di attendersi una fase di rallentamento per ancora diversi mesi, stimando in circa l’1% la crescita del trimestre in corso e in 2-2-5% quella attesa per il prossimo anno. Lacker, che in passato si era opposto in diversi casi al taglio dei tassi optando invece per un rialzo, ha richiamato i rischi inflattivi dichiarando che sarebbe opportuno concentrarsi sugli indici generali piuttosto che quelli core. Nel frattempo si allontana sempre di più l’ipotesi del superfondo dopo il rifiuto all’adesione da parte delle tre principali banche nipponiche, secondo quanto riportato dal WSJ. Oggi l’attenzione potrebbe ancora essere concentrata sulle notizie sul fronte finanziario in attesa della trimestrale di Bear Stearns che arriverà prima dell’apertura dei mercati. Sul decennale il supporto rilevante si colloca a 3,95-4%.

Valute: Dollaro ancora in apprezzamento verso Euro in seguito anche al rallentamento segnalato dall’indice Ifo tedesco. Da un punto di vista tecnico il movimento di apprezzamento del Dollaro nel mese di dicembre, potrebbe concludersi in prossimità di 1,4250, con supporto intermedio a 1,4330. Ancora un’ennesima sessione di bassa volatilità per lo Yen verso Dollaro ed Euro, con le quotazioni che si mantengono pressoché stabili da inizio settimana. Verso Dollaro la resistenza più vicina si colloca a 113,50. Nel corso della notte la BoJ ha lasciato invariato il tasso di riferimento, una decisione ampiamente attesa dal mercato. Ha sorpreso il fatto che sia stata unanime. Era da giugno che tale evento non si verificava, poiché Mizuno aveva sempre proposto un rialzo dei tassi a partire da luglio.

Materie Prime: in rialzo il prezzo del greggio Wti dopo il calo ben superiore alle attese delle scorte Usa (-7,6Mln circa vs attese di -1,5Mln). Il calo sembrerebbe essere dovuto alla nebbia che ha ritardato gli arrivi di greggio per circa 78 ore nella scorsa settimana, e non sarebbe indicativa di un’accelerazione della domanda. Marcati rimbalzi tra i metalli industriali guidati dal nichel (+3%), piombo (+2,8%) e rame (+2,1%), favoriti dalla situazione di ipervenduto sviluppata negli ultimi giorni. Tra i preziosi in calo l’oro (-0,2%) penalizzato dal rafforzamento del Dollaro. Tra gli agricoli in rialzo il mais (+0,6%) dopo che Bush ieri ha firmato una legge che prevede l’aumento dell’utilizzo di carburanti biofuel negli Usa (incluso l’etanolo) dai 7,5Mld galloni attuali a 36Mld nel 2022.

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