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MERCATI: CONSEGUENZE INATTESE DELLA MANOVRA

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro la settimana si è conclusa con un rialzo dei tassi di mercato che ha interessato tutta la curva ed in particolare la parte a breve e medio termine portando lo spread sul 2-10 anni a 20 pb da 36. Gli operatori sono rimasti in attesa dell’annuncio del piano di salvataggio Usa, giunto poi nel fine settimana. Le tensioni finanziarie e l’attesa del piano Usa hanno continuato a guidare l’andamento dei mercati monetari.

Il tasso euribor tre mesi venerdì è stato fissato per la prima volta in otto anni oltre la soglia del 5%. Oggi l’attenzione rimarrà focalizzata sul piano Usa e sull’apertura dei mercati statunitensi. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,24%. In una mossa a sorpresa ieri la Fed ha annunciato la trasformazione di Morgan Stanley e Goldman in banche tradizionali, sancendo la fine delle banche d’investimento come settore a sé stante. La decisione è soggetta ad un periodo di approvazione di 5 giorni da parte dell’antitrust.

Durante il periodo di transizione la Fed potrà effettuare prestiti ad entrambe le istituzioni in cambio del tipo di collaterale accettato presso la PDFC (primary dealer credit facility) o la linea di credito per le istituzioni depositarie. Le banche saranno soggette a nuovi ratio patrimoniali (sarà ridotta la leva finanziaria che per le banche commerciali si colloca prossima a 10 e per le banche d’investimento oltre 20) e sottoposte alla supervisione della Fed e di altri organi di vigilanza, invece che solamente della Sec come era in precedenza.

Nel frattempo emergono nuovi dettagli sul piano relativo alla creazione del fondo speciale. L’entità dovrebbe essere per circa 700Mld$ e dovrebbe acquistare non solo obbligazioni con mutui come collaterale, ma anche tutte le altre tipologie di asset illiquidi in portafoglio alle aziende Usa ed alle sussidiarie Usa di aziende straniere. In questa categoria potrebbero quindi rientrare anche obbligazioni garantite dai prestiti agli studenti, credito al consumo tramite carte di credito, acquisto di auto a rate ed altri asset simili.

Paulson avrebbe chiesto al Congresso di aumentare il tetto sul debito pubblico da 10.600Mld$ a 11.300. Il Tesoro ha anche dichiarato che limiterà il pacchetto da 50Mld$ (con possibilità di salire fino a 400Mld$) a garanzia delle eventuali perdite dei fondi monetari allocati entro il 19 settembre, non considerando successive contribuzioni. A partire da domani il Congresso analizzerà il piano, decidendo se approvarlo probabilmente entro questa settimana.

Segnaliamo la prosecuzione della lotta verso i ribassisti. A partire da oggi la Sec obbliga agli asset manager a rendere note le posizioni corte. Sul fronte obbligazionario i tassi di mercato sono saliti in modo molto marcato venerdì, con un profondo calo dello spread 2-10 anni passato da 185 a 164pb.

Forte rialzo dei listini azionari guidati dal comparto finanziario. La manovra del Tesoro potrebbe nel breve periodo dar luogo ad un recupero delle borse, anche in vista delle elezioni presidenziali di inizio novembre. Occorre però cautela poiché la volatilità resterà comunque elevata questa settimana, alla luce delle notizie in arrivo soprattutto sul fronte legislativo.

Valute: la manovra Usa ha portato ad un deprezzamento del Dollaro vs Euro su timori di deterioramento dei conti Usa in futuro e su ritorno delle operazioni di carry trading. Questa settimana la resistenza rilevante si colloca a 1,4640, con livello intermedio a 1,4570. Il supporto oggi si colloca a 1,4320. Nel frattempo il Cftc ha evidenziato che la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato le posizioni corte su livelli record. Venerdì si è assistito ad un forte deprezzamento dello Yen a causa del ritornato ottimismo sui mercati. Verso Dollaro la resistenza passa da 108, il supporto a 105,55. Verso Euro la resistenza si colloca a 155,50, mentre il supporto a 150 circa.

Materie Prime: l’ottimismo sui mercati ha favorito le materie prime, grazie anche alla ritrovata debolezza del Dollaro. Principale beneficiario è stato il greggio Wti, tornato sui 105$ sulla speculazione che la manovra del Tesoro salverà l’economia, aumentando la domanda in futuro. Buon andamento anche per gli altri comparti ad eccezione dei metalli preziosi. L’oro (-3,6%) e l’argento (-1,8%) sono stati penalizzati dal calo delle tensioni finanziarie.

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