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MERCATI AZIONARI: ORSI, TORI E CONFUSIONE

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Il commento fatto dal CEO di Oracle (ORCL – Nasdaq), Larry Ellison, ha trascinato al rialzo l’ultima ora della sessione di mercoledi’ sui mercati americani. Contrariamente alle aspettative degli investitori, che temevano un profit warning, la societa’ ha affermato di attendersi risultati trimestrali “almeno in linea con le stime”.

Eventi come questi hanno molto spesso l’effetto di indurre sui mercati movimenti di breve periodo causati dalla ricopertura di posizioni corte (vendita allo scoperto).

A parte il preannunciato discorso del CEO di Ericsson, Kurt Hellstrom, sulle prospettive poco entusiasmanti del business della telefonia cellulare, va segnalata la dichiarazione del n.1 di Philips, Gerard Klesterlee, che ha parlato di un 2002 ormai compromesso in assenza di chiari segni di recupero.

Anche le parole del Presidente della Fed di Philadelphia possono essere al massimo interpretate come una ripresa economica americana lenta e graduale.

Virtualmente nulla e’ cambiato rispetto ai giorni precedenti. Semplicemente la confusione degli investitori sta trascinando i listini da una parte all’altra.

*Dieter Bohlens e’ capo analista della trading room presso la sede centrale della Hamburgische Landesbank di Amburgo (Germania).