Società

Mercati: attenti all’Irlanda, non abbassate la guardia

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MACROECONOMIA

Occhi sui mercati dei titoli di Stato dopo l’altalena di venerdì innescata dall’articolo di un quotidiano irlandese che, citando uno studio di Barclays Bank, scriveva che l’Irlanda potrebbe essere costretta a ricorrere ad aiuti finanziari esterni.

La notizia è stata smentita dal governo e dall’Fmi, ma non prima di aver spinto lo spread Irlanda/Germania a un nuovo record di425 bp e aver penalizzato anche gli altri paesi periferici.

Lo spread BTP/Bund si è allargato fino a 152 bp, massimo dal 31 agosto, dopo che in mattinata era sceso fino a 138,4, minimo dal 12 agosto. Domani Dublino dovrà confrontarsi con i mercati con la vendita di titoli fino a EUR1,5 mld. Sul fronte macro in agenda oggi l’indice NAHB sullo stato di salute del mercato immobiliare (Usa). Per settembre le previsioni sono per un dato in leggera crescita a 14,0 dal precedente 13,0.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

Avvio in lieve rialzo per l’obbligazionario europeo in attesa di una partenza mista per l’azionario del Vecchio Continente,con l’attenzione degli operatori incentrata questa settimana alla situazione dell’Irlanda e alla decisione sui tassi della Fed.

BORSE EUROPEE

Avvio di settimana poco mosso per le borse europee, che interrompono la flessione dei giorni scorsi grazie ai titoli legati alle materie prime che hanno trovato un supporto nell’aumento del prezzo dei metalli e del greggio.

Male venerdì le banche, ed in particolare gli istituti irlandesi, sulle voci di stampa secondo cui il paese avrebbebisogno di sostengo finanziario dall’esterno. Il riferimento è a un articolo apparso sull’Irish Indipendent in cui si citava uno studio della banca Barclays sulle difficltà del settore bancario che avrebbero prima o poi costretto l’Irlanda a ricorrere ad aiuti finanziari esterni.

Tali voci hanno spinto venerdì lo spread di rendimento Irlanda-Germania al nuovo recordo di 400 bp, trascinando nella stessa direzione tutti i differenziali periferici. Il governo irlandese ha tuttavia smentito tali voci.

PIAZZA AFFARI

Apertura piatta per Piazza Affari, con l’indice FTSE/MIB in area 20.500 pts. Attenzione rivolta oggi a Zucchi, che ha accettato la proposta di acquisto dell’80% del capitale di Descamps da parte di Astrance Capital per EUR2,0 mln.

Occhi puntati anche su Kerself,che ha sottoscritto un contratto per la realizzazione di parchi solari fotovoltaici per un totale di 60mw, con Eopily New Energy TechnologyCo, uno dei principali produttori cinesi. Lo dice una nota della società, aggiungendo che in seguito all’operazione Kerself avrà ricavi per EUR200,0 mln.

La società ha acquisito da Nobis una quota pari al 2,93% del capitale sociale di Ecoware, già controllata al 65%, per un corrispettivo pari a EUR2.194.803, arrivando così a detenere il 67,93% del capitale sociale.

Da monitorare infine Yorkville, che dopo essere stata sospesa venerdì dalle contrattazioni in Borsa in attesa di comunicato, ieri ha reso note, su richiesta della Consob, alcune integrazioni alla nota diffusa l’8 settembre. Staccano oggi la cedola Eni (acconto 2010) e Monti Ascensor.

Fiat (EUR10,36): Andrea Formica è diventato il nuovo responsabile del brand Fiat di Fiat Group Automobiles e subentra a Lorenzo Sistino che dirigerà la funzione International Operations mantenendola responsabilità di Fiat Professional.

Eni, Edison: l’Iraq ha fatto slittare, per la seconda volta, la gara per tre pozzi di gas al 20 ottobre, dopo che alcune società hanno chiestopiù tempo per studiare i termini dei contratti. Tra le società registrate per partecipare all’asta ci sono anche Eni ed Edison.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, il dollaro è debole ma poco variato in Asia, tra investitori esitanti prima di una riunione della Federal Reserve in una settimana fitta sotto il profilo degli indicatori macroeconomici. Sotto i riflettori il dollaro australiano, sostenuto dai toni aggressivi del banchiere centrale Glenn Stevens, secondo cui saranno necessari tassi d’interesse più elevati se l’economia, come previsto, accelererà.

Il dollaroaustraliano sale dello 0,7% a 0,9447/50 dollari Usa, non lontano dal massimo degli ultimi due anni testato questo mese a 0,9468. Intorno alle 09:00 l’Eur/Usd quota a 1,3095, mentre lo yen scambia a 112,20 sull’euro e a 85,65 sul biglietto verde.

Sul fronte delle commodities, il greggio è stabile sulle piazze asiatiche dopo la flessione del 3,7% la scorsa settimana mentre si attende l’esito della riunione della Fed questa settimana per valutare le prospettive delladomanda Usa di combustibile. A sostenere in generale i prezzi delle materie prime come il rame hanno inoltre contribuito le dichiarazioni della banca centrale cinese sul fatto che è suo obiettivo mantenere la politica monetaria accomodante. La Cina è una importante consumatrice di materie prime.