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Medicina fantascienza: creato in laboratorio rene artificiale

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Roma (WSI) – La scienza diventa sempre più fantascienza. Negli Stati Uniti gli scienziati di Harvard sono riusciti a riprodurre in laboratorio un rene che è stato poi trapiantato su animali con successo. Già in passato tecniche simili di trapianto di organi sono state utilizzate per guarire pazienti, ma questa è stata la prima volta che è avvenuto con successo con un rene. La tecnologia del prototipo è in grado di affiancare la milza nei compiti di filtraggio del sangue e presto potrebbe essere attiva sul campo.

Come evidenziato da un’analisi apparsa sulla rivista scientifica Nature Medicine i reni artificiali avevano fatto fino ad oggi un buco nell’acqua. Il rene è un organo molto complicato da trattare, ma la cui funzionalità non è affatto secondaria: filtra dal sangue le sostanze da espellere. Per questo, denunciano gli addetti ai lavori, resta l’organo più richiesto per un trapianto.

I ricercatori di medicina rigenerativa sono convinti che il potenziale di questa scoperta sia enorme. La buona riuscita dell’esperimento fa, infatti, ben sperare la comunità scientifica. Lo step successivo sarà quello di tentare di prelevare cellule dai reni da un paziente malato per poi ricostruirle in laboratorio ed applicarle al rene da trattare. Se questo processo andrà a buon fine, permetterà di diminuire drasticamente i trapianti di reni e di conseguenza anche il successivo rischio di un rigetto.

Ad oggi quando i reni prodotti dai ricercatori sono stati testati in laboratorio, la loro funzionalità era buona. Ma i ricercatori hanno appurato che una volta trapiantati su alcuni topi, la loro efficacia è risultata ancora troppo bassa. Il dottor Harald Ott, alla guida del team di ricerca, ha spiegato alla al canale televisivo BBC che se la loro funzionalità salisse almeno al 10%, allora il paziente sarebbe già indipendente da emodialisi.

“Comunque sia – ha aggiunto – il potenziale clinico è enorme se si pensa che solo negli Stati Uniti, ci sono 100.000 pazienti attualmente in attesa di un trapianto di reni e la disponibilità nel migliore dei casi arriva a 18.000 trapianti di fatto in un anno”.