Che brutta giornata per Mediaset. La diffusione dei risultati di bilancio non è affatto piaciuta al mercato, che sta attaccando il titolo con una ondata di sell off. Il risultato è che le azioni del gruppo del Biscione sono arrivate a scivolare fino a quasi il 6%, capitolando a quota 5,09 euro. Secondo quanto conferma Bloomberg, si tratta della perdita intraday più forte dallo scorso 24 maggio. Molto sostenuti i volumi, già superiori a una volta e mezza la media giornaliera di un’intera seduta. Alle ore 13, il titolo perde ancora più del 5%.
Un trader pone l’accento sulla fragilità del governo di Silvio Berlusconi, azionista di riferimento di Mediaset tramite Fininvest.”Su Mediaset si teme molto per il futuro: preoccupa che un’eventuale caduta del governo penalizzi l’azienda e il mercato punisce l’incertezza”, osserva l’operatore.
Goldman Sachs fa sapere intanto in una nota che “Mediaset è l’unica società televisiva free europea a non aver battuto le stime nel corso del terzo trimestre” e, per questo, decide di tagliare le stime per il 2010 della compagnia televisiva. Confermata la raccomandazione neutral e il target price a 5,6 euro.
Non meno impietosi i giudizi di altri esperti. Stessa mossa da Barclays, che ha tagliato le stime relative all’utile per azione del 2010, 2011 e 2012, riducendo il prezzo obiettivo da 6,6 a 6,5 euro. Barclays ha comunque reiterato il giudizio overweight.
Ieri sera dopo la chiusura del mercato il gruppo del Biscione ha annunciato di aver chiuso i primi nove mesi del 2010 con ricavi in crescita del 14,8% a 3,05 miliardi di euro e con un utile netto di 192,6 milioni di euro, in miglioramento del 4,6% rispetto ai primi nove mesi del 2009. Nel terzo trimestre dell’anno tuttavia, la perdita netta è stata di 49 milioni di euro, rispetto a un utile di 3,4 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti intervistati da Bloomberg avevano previsto in media una perdita netta di 35 milioni di euro.