Economia

Mediaset, Antitrust multa RTI per comportamento scorretto

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(Teleborsa) – L’Antitrust ha multato la RTI – Reti Televisioni Italiane, appartenente al Gruppo Mediaset, con una sanzione pecuniaria di 130 mila euro per pratiche commerciali scorrette. Lo si apprende dal consueto bollettino dell’Antitrust. La sanzione, che era quantificata in 115 mila euro, è stata maggiorata dall’Authority in considerazione della reiterazione da parte dello stesso soggetto di comportamenti in violazione del Codice del Consumo. Il procedimento concerne il comportamento adottato da RTI a fine 2009, relativamente all’invio alla propria clientela di volantini pubblicitari, volti a promuovere due nuovi canali Mediaset Premium, denominati “Cinema Energy” e “Cinema Emotion”. La comunicazione si presenta in forma di lettera indirizzata all’abbonato, nella quale vengono illustrate alcune novità del servizio Mediaset Premium: due nuovi canali cinema, il nuovo servizio Premium on Demand, il pacchetto Reality. La lettera si chiude con un invito a leggere nel dettaglio i particolari delle offerte nella news allegata. Secondo l’Antitrust, la modifica apportata al pacchetto Gallery, con l’introduzione di due nuovi servizi televisivi dedicati al cinema, non può essere considerata come una semplice modifica dei contenuti del servizio senza alcun effetto sulla validità del contratto. L’introduzione dei due nuovi pacchetti cinema, invece, comportando un aumento del prezzo dell’abbonamento, realizza una vera e propria variazione tariffaria che va comunicata senza ambiguità, qualificandola chiaramente come tale ai consumatori interessati e assicurando loro il diritto di recesso senza oneri. Nvece, RTI ha adottato una modalità di comunicazione tale da ingenerare nei suoi abbonati confusione sulla reale natura della comunicazione stessa. Infatti, per le ambiguità dei suoi contenuti e per modalità grafiche utilizzate, molti consumatori hanno avuto consapevolezza della variazione contrattuale subita solo a seguito dell’arrivo della fattura che riportava l’aumento del prezzo dell’abbonamento.