Cosa sta accadendo nel mondo televisivo, ma non solo, italiano?
La presenza ieri a Roma del magnate australiano Murdoch sta sollevando molti interrogativi. Perche’ Rupert Murdoch – che si e’ sempre detto interessato al nostro paese – ha incontrato prima Colaninno e poi Berlusconi ?
Procediamo con ordine. Innanzitutto c’e’ da dire che prima di atterrare a Roma Murdoch era stato a Bruxelles e aveva incontrato il Commissario dell’Unione Europea per la concorrenza Mario Monti.
Sicuramente non solo una visita di cortesia. Probabilmente avrà voluto sondare a quale tipo di alleanza Bruxelles è disposta a dire di sì.
Nella capitale Murdoch si è invece visto a lungo con il patron della Telecom Colaninno.
Sul tappeto la questione della fusione di Stream, controllata poariteticamente da entrambi con la Telepiù di Canal plus (Gruppo Vivendi).
Ma dopo l’incontro del Presidente della “News Corporation” con Colaninno sembra che la prospettata unione tra le due televisioni digitali a pagamento si allontani nonostante Stream abbia già presentato il suo Decoder unico utile per poter accedere ai due segnali satellitari.
Sembra piuttosto che i due abbiano parlato di una più vasta operazione strategica per la distribuzione di contenuti a livello internazionale, soprattutto in America Latina.
E forse il patron di “News Corporation” vuole prima capire come si può inserire in una possibile più vasta strategia mediatica italiana dopo le battute di Colaninno su di un interesse per Mediaset.
Del tutto esclusa – ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo – la possibilità che Murdoch acquisti Mediaset da Berlusconi.
Il magnate ha detto che l’operazione non lo interessa e sarebbe contro le leggi italiane.
Ma allo stesso tempo Berlusconi ha annunciato che l’11 Maggio, alla vigilia delle elezioni, farà un annuncio relativo al conflitto di interessi.
Rimane aperta l’ipotesi molto complessa di un asse Berlusconi-Murdoch-Colaninno dove telefonia, televisione, satellite, servizi e contenuti si consocierebbero attraverso una complicata operazione finanziaria per dare vita ad un polo multimediale a largo raggio.
E’ per l’appunto l’ipotesi “MediaSeat” di cui si parla da giorni in ambiti di mercato finanziario. E sulla quale starebbe lavorando una Banca d’Affari Internazionale partendo dalla fusione Stream-Telepiù.
Da non dimenticare che proprio ieri è stata presentata “LaSette”: il nuovo canale televisivo di Seat che nasce dall’acquisto di Telemontecarlo.
Il nuovo polo Tv si propone il 5% di ascolto nel primo anno con un investimento di 500 miliardi di lire e un fatturato pubblicitario di 600 miliardi.
Una quota di mercato che se venisse raggiunta e poi superata potrebbe infastidire sia la Rai che Mediaset.
Forse dopo il 13 Maggio si saprà qualcosa di più sulle scelte di Berlusconi che per il momento sembra aver intenzione di affidare a tre saggi stranieri la risoluzione del suo conflitto di interessi e quindi starebbe pensando ad un “blind trust”.
E si aspettano, per il 29 sempre di questo mese, le decisioni del Consiglio di Stato dopo il no dell’Authority sul caso Seat-Tmc: una vicenda sulla quale ancora non c’e’ la parola fine.