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MATRICOLE: TERNA SBARCA IN BORSA IL 22-23 GIUGNO

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Terna è ormai ai nastri per il debutto in Borsa. Con la pubblicazione sabato del prospetto informativo sulla stampa, l’operazione di collocamento della prima tranche, fino al 50% del capitale della società proprietaria della rete, entra nel vivo.

E mentre il 4 giugno prossimo l’Enel riunirà il proprio cda per definire la forchetta di prezzo delle azioni offerte, la comunicazione al mercato è attesa per il giorno successivo, il mercato inizia a scommettere sul valore della società e quindi sui lotti che saranno offerti ai futuri azionisti.

Secondo fonti finanziarie il lotto minimo – fissato nel prospetto in 2 mila titoli – potrebbe così aggirarsi tra i 3.500 ed i 4 mila euro a fronte di un valore dell’intera società che oscilla, secondo prime stime degli analisti, da un massimo che sfiora i 4 miliardi a 3,6 miliardi di euro e quindi quello della quota (il 50%) tra gli 1,75 e gli 1,95 miliardi di euro.

Il management della società, intanto, si prepara al road show che – secondo quanto si apprende – dovrebbe partire, da Milano, il 7 giugno e toccare le principali piazze europee. Il vero e proprio debutto delle azioni Terna in Borsa riferiscono fonti finanziarie – dovrebbe cadere invece tra il 22 ed il 23 giugno (giorno quest’ultimo in cui è previsto il pagamento) mentre l’opv, fissata nella settimana precedente è prevista chiudersi il 18 alle 16.30 per procedere poi alla “allocazione” dei titoli, il lunedì successivo, 21 giugno.

La quotazione della prima tranche della società a cui fa capo il 94% della rete di trasmissione italiana, prevede una bonus share del 5% dopo 18 mesi dal collocamento e potrebbe portare nelle casse dell’Enel una plusvalenza intorno agli 800 milioni destinata (insieme agli 1,2 miliardi già deliberato da Terna a favore dell’azionista) ad un dividendo straordinario, entro fine anno, per gli azionisti del gruppo elettrico.

Sul mercato finiranno così fino ad un massimo di un miliardo di azioni Terna, dal valore nominale di 0,22 euro, pari al 50% del capitale della società che, in ogni caso, dovrà vedere l’Enel alleggerire ulteriormente la propria presenza entro il 2007, termine ultimo fissato dalla legge entro il quale ogni operatore non potrà detenere una quota superiore al 20%.

Con un mol in progresso del 14,8% a 210 milioni di euro, un risultato operativo in crescita del 38,3% a 166 milioni e ricavi in aumento del 13,3% a 281 milioni di euro nei primi tre mesi dell’anno, Terna si candida – come più volte sottolineato dalmanagement dell’Enel e della stessa società – a rappresentareun’opportunità appetibile per il mercato. E rappresenta, al momento, la maggiore Ipo prevista per quest’anno.