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MATERIE PRIME, OCCHIO AI FORTI GUADAGNI DELLA BENZINA RBOB

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

(WSI) – Tassi d’interesse: in area Euro i tassi di mercato sono calati sulla scia del rallentamento dell’inflazione tedesca di gennaio (+0,9% da 1,1% a/a). Lo spread 2-10 anni è aumentato a 162pb da 159. Si è assistito anche ad un restringimento dello spread tra Germania e paesi periferici con lo spread Btp-Bund calato a 153pb sul tratto decennale. Il dato relativo ai prezzi al consumo tedeschi ha confermato il proseguimento del rallentamento dell’inflazione. Il Cpi preliminare di gennaio è rallentato allo 0,9% a/a dal precedente 1,1%. Si tratta del valore più basso dal febbraio del 2004 ed eguaglia il dato del gennaio 2008. Trichet, durante un’intervista a Davos, ha ribadito che il prossimo importante meeting della Bce sarà quello di marzo. Sembrerebbe così ribadire la possibilità di tassi invariati nella riunione del prossimo 5 febbraio.

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Lo stesso Trichet inoltre ha ribadito di non escludere l’uso di strumenti non convenzionali, sebbene tale ipotesi non sia imminente. I tassi Eonia stanno comunque prezzando un taglio da 50pb per la prossima settimana. Ieri il Fmi ha tagliato le stime di crescita relative all’area Euro a -2% per il 2009 dal precedente -0,5%. In Germania il tasso di disoccupazione di novembre è salito al 7,2% dal 7,1%, aumentando per la prima volta da circa 2 anni. Sul decennale il supporto si colloca a 3,23% e la resistenza a 3,43%.

Negli Usa tassi di mercato in marcato rialzo dopo il comunicato al termine della riunione della Fed che non ha annunciato, come taluni operatori si attendevano, l’estensione immediata degli acquisti della Fed sui titoli di stato a lungo termine. Nello stesso comunicato la Fed, oltre a confermare la permanenza dei tassi di riferimento nel range 0-0,25%, ha però dichiarato di essere pronta ad implementare acquisti di Treasury a lungo termine. Lacker, uno dei membri del Fomc, ha votato contro la decisione di ieri dichiarandosi già a favore dell’implementazione immediata del’acquisto di Treasury. Il testo del comunicato lascia pertanto intendere che tale decisione è solo rinviata, essendo comunque la Fed ben intenzionata a procedere in tal senso. La stessa Fed ha confermato il quadro negativo sull’economia, dichiarando di attendersi una ripresa graduale solo a fine anno.

Nel frattempo la camera ha approvato il piano Obama da 819Mld$, grazie ai soli voti dei democratici. L’ammontare è già di per sé significativo se si pensa che è pari quasi al controvalore stimato delle riserve auree mondiali ai prezzi attuali (circa 840Mld$). Ciò nonostante Il testo che sarà preso in discussione al Senato contemplerà probabilmente ulteriori tagli alle tasse, come già la relativa commissione ha fatto approvando un emendamento da 70Mld$. L’opposizione dei repubblicani si basa infatti sulla tesi secondo cui il piano è eccessivamente sbilanciato sul lato della spesa piuttosto che sul taglio delle tasse. In tale contesto continuano ad arrivare dettagli sull’ipotesi della creazione della c.d. bad bank finalizzata all’acquisto di asset tossici. Secondo quanto riportato dal Wsj, la dotazione della bad bank sarà rappresentata per circa 200Mld$ da fondi prelevati dal Tarp, cui dovrebbero essere aggiunti fondi ulteriori per un importo compreso tra 1000 e 2000Mld$. Resistenza sul decennale a 2,75%.

Valute: Dollaro in deprezzamento ieri vs. Euro fino alla soglia di 1,3324. Questa mattina si registra un’inversione con il cross arrivato nuovamente a quota 1,3070, collegata principalmente alla buona chiusura ieri dei listini azionari Usa, in vista della creazione della c.d. bad bank. Tale aspettativa potrebbe gradualmente portare il cross fino al supporto in area 1,29. Il rialzo delle borse ha portato ad un temporaneo apprezzamento dello Yen vs Dollaro, con il cross salito temporaneamente sopra soglia 90. Le resistenze per oggi si collocano a 90,75 e 91,30. Il supporto più vicino passa da 89,68. Verso Euro la resistenza più vicina oggi si colloca a 119,58, mentre il supporto di riferimento si colloca a 116,70.

Materie prime: in lieve rialzo il greggio Wti nonostante il forte aumento delle scorte Usa. In forte rialzo la benzina RBOB (+6,8%) a causa dell’inatteso calo delle scorte Usa. Positivi alcuni metalli industriali dopo i marcati ribassi della giornata precedente. Tra i migliori segnaliamo il nichel (+3,1%). Tra i preziosi in calo oro (-1,3%) ed argento (-1,7%) a causa dei forti acquisti sui mercati azionari che ne hanno ridotto l’appeal di beni rifugio. Tra gli agricoli rimbalzano il grano ed il mais di circa l’1,8%.

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