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Materie prime: evidente l’impatto del calo della domanda cinese

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro le incertezze sulle necessità finanziarie della Grecia, sull’aumento della leva finanziaria dell’Esm e sulla richiesta spagnola di aiuti continuano a condizionare le scelte degli operatori.

A pesare sull’andamento dei mercati nella giornata di ieri è stato anche il peggioramento dell’indice Ifo tedesco che ha registrato un calo sia della componente corrente (ai minimi da giugno 2010) sia di quella prospettica, ai minimi da giugno 2009.

L’appuntamento più importante resta la riunione dell’Eurogruppo dell’8 ottobre, quando dovrebbero essere discusse le condizioni a cui dovranno sottostare i paesi che intenderanno chiedere aiuti all’Efsf/Esm.

Nel breve però la pubblicazione degli stress test sulle banche spagnole e delle nuove misure del governo iberico previste in settimana potrebbero fornire indicazioni aggiuntive sul caso iberico. Tuttavia sulla richiesta di aiuti spagnoli potrebbero avere un ruolo non di poco le attese elezioni nelle regioni di Galizia e Paesi Baschi previste per il 21 ottobre. Non è escluso che la richiesta giunga dopo quella data.

I legislatori della Bce e della Bundesbank, secondo il quotidiano tedesco Bild-Zeitung, starebbero esaminando sotto quali circostanze il piano di acquisto di bond della Bce potrebbe violare i trattati europei. Secondo il quotidiano i legislatori si sarebbero soffermati soprattutto sull’ammontare e la durata del piano.

Il portavoce del governo cipriota, ha dichiarato che la bozza di controproposta sul piano di salvataggio per i creditori internazionali è “essenzialmente completa”. La controproposta sarà discussa con partiti politici e parti sociali e poi presentata alla Troika. Ricordiamo che al momento non è stato specificato nessun ammontare del piano che dovrebbe coprire sia il settore pubblico sia quello bancario.

Ieri il Tesoro italiano ha annunciato che dal 15 al 18 ottobre sarà effettuata la terza emissione del Btp Italia. Oggi invece l’Italia offrirà un nuovo Ctz fino a 4 Mld€ e Btp indicizzati all’inflazione fino a 1,5 Mld€, mentre l’Olanda emetterà un trentennale fino a 2,5 Mld€.

In mattinata Merkel e Draghi si incontreranno in Germania in occasione della riunione degli industriali tedeschi.

Negli Usa giornata sostanzialmente attendista con listini azionari in lieve calo, penalizzati soprattutto dal comparto delle materie prime e tecnologico. Tra i titoli peggiori del Dow Jones figurano HP, Intel e Microsoft con cali compresi tra l’1,5% ed il 2%.

Caterpillar, il più grande costruttore al mondo di macchinari per costruzioni e per il comparto minerario, ha rivisto al ribasso le stime di utile per il 2015, sull’attesa di ridimensionamento degli investimenti programmati dai produttori di materie prime.

Evidente l’impatto del calo della domanda cinese di commodity, di cui sta risentendo soprattutto l’Australia.

Da segnalare l’andamento divergente di Facebook, in calo di circa il 10% dopo un articolo di Barron’s e Google, quest’ultimo invece al nuovo massimo storico in chiusura.

Nel frattempo, dal lato Fed, Williams (quest’anno membro votante) ha dichiarato che la banca centrale dovrà probabilmente espandere il piano di acquisto di bond al 2013 dopo la scadenza dell’Operation Twist a fine 2012. L’ampliamento sarebbe non soltanto in termini quantitativi ma anche di tipologia di asset, in vista dell’inclusione di titoli governativi a lungo termine, così come già avvenuto in occasione sia del primo sia del secondo piano Fed.

Valute: nella giornata di ieri il calo della fiducia degli imprenditori tedeschi misurata dall’indice IFO, ha riportato il cross euro/dollaro in area 1,29 dopo circa due settimane. La moneta unica sembra aver già scontato la scia di ottimismo profusa da Draghi con il nuovo piano. Il livello di supporto si colloca ad 1,285, quello di resistenza 1,297. Il calo delle borse mondiali ha favorito l’apprezzamento dello yen sia vs euro che dollaro. Il cross verso euro si sta avvicinando all’area di supporto più vicina collocata presso 100. Il dollaro/yen è calato sotto il supporto 78 con il successivo collocato presso 77,40.

Materie Prime: ribasso generalizzato delle materie prime in linea con l’andamento dei listini azionari globali. Il Brent (-1,4%) è calato sotto i 110$/b a causa dei deboli dati macro provenienti dalla Germania e delle divergenze di opinioni tra Francia e Germania sui tempi per l’accentramento della supervisione bancaria. Prosegue il calo dell’olio di palma: dopo le forti perdite della scorsa settimana, ieri ha lasciato sul terreno un altro 3,1%.

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