Siena – Tassi di interesse: in area Euro ultima seduta di settimana molto volatile con i mercati azionari che, dopo un’apertura in tono negativo a seguito del declassamento del rating spagnolo di S&P, hanno recuperato durante la seduta probabilmente grazie a ricoperture in vista del “lungo weekend”.
Movimento analogo per gli spread periferici, che dopo un deciso allargamento in mattinata, hanno chiuso sotto i livelli di chiusura di giovedì (Italia a 394 pb, Spagna a 418).
A favorire il cambio di umore sui mercati ha contribuito anche il buon esito delle aste sul medio/lungo del tesoro italiano con un ammontare collocato prossimo al massimo previsto (5,95 Mld€ su un massimo di 6,25 Mld€).
Sul fronte politico, proseguono le dichiarazioni contrastanti tra Hollande, favorevole ad una rinegoziazione del fiscal compact, e la Merkel, nettamente contraria. La stessa Merkel sembra invece aprire ad un incremento delle capacità di prestito della Bei per poter stimolare la crescita tramite il finanziamento di progetti infrastrutturali, allineandosi così alla proposta avanzata la settima scorsa dal ministro Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn, previo un incremento di capitale della Bei di almeno 10 Mld€; opzione che potrebbe già essere discussa dai ministri finanziari in riunione il prossimo 15 di maggio.
Su tale argomento sembrerebbe essere al lavoro anche la Commissione Europea che, secondo quanto scrive El Pais, potrebbe proporre un piano da 200 Mld€ di investimenti in occasione dell’incontro dei capi di stato e di governo dell’Ue in programma a fine giugno.
Anche tale progetto prevedrebbe il coinvolgimento della Bei che, secondo l’ipotesi più accreditata potrebbe essere ricapitalizzata tramite 12 Mld€ di risorse del meccanismo di stabilità finanziaria permanente della Ue (Efsm) ancora non utilizzate.
In Spagna, i dati del pil del primo trimestre hanno ufficialmente confermato l’entrata in recessione del paese, evidenziando la seconda variazione negativa (-0,3%) consecutiva.
In settimana il focus sarà soprattutto sulla riunione Bce di giovedì a Barcellona.
Negli Usa la settimana si è conclusa confermando il recupero dei listini azionari, supportati principalmente dai buoni dati trimestrali, in particolare quelli di Apple ed Amazon.
A ciò si aggiunga la conferma della cosiddetta “Bernanke put” ossia la rassicurazione che in caso di forte peggioramento la Fed prenderà in considerazione l’ipotesi di un terzo piano che, stando alle parole dello stesso Bernanke, sarebbe ancora fortemente presa in considerazione (“very much on the table”).
Il pil del primo trimestre è risultato al di sotto delle attese malgrado un buon andamento della spesa delle famiglie, complici un apporto negativo sia dal lato degli investimenti aziendali sia dei perduranti tagli della spesa pubblica.
In settimana il calendario macro sarĂ piuttosto denso di dati in pubblicazione. Tra gli altri segnaliamo i due principali indici anticipatori, le vendite di auto (settore che ha spiegato in modo preponderante il citato buon andamento dei consumi) ed i dati sul mercato del lavoro.
Valute: venerdì si è assistito ad una prima fase di deprezzamento dell’euro vs dollaro sulla scia della notizia del downgrade della Spagna. Successivamente, complice il recupero dei listini azionari europei ed il Pil Usa inferiore alle attese, l’euro è tornato a recuperare il terreno perso. Per oggi la resistenza si colloca in prossimità di 1,3270, il supporto presso area 1,3150. I dati della Cftc mostrano che gli speculatori la scorsa settimana hanno leggermente ridotto le posizioni nette che puntano ad un apprezzamento del dollaro vs euro.
Yen in apprezzamento verso euro lo scorso venerdì con il cross in prossimità del supporto 106, con il successivo collocato a 105,50. Apprezzamento marcato anche verso dollaro il cross giunto in prossimità del supporto 80. Probabilmente il mercato si attendeva un ammontare maggiore di misure accomodanti rispetto a quanto annunciato dalla BoJ. Oggi in Giappone i mercati sono rimasti chiusi per festività .
Apprezzamento dello yuan cinese verso euro in prossimitĂ dei massimi dal 1994.
Materie Prime: ancora una giornata positiva per le materie prime con la maggior parte delle componenti dell’indice GSCI in rialzo. Intorno alla parità il Brent (-0,1%) mentre il Wti (+0,4%) ha chiuso in rialzo. Bene il gas naturale Usa (+2,8%). Positivi i metalli industriali e preziosi. Misti gli agricoli guidati dal mais (+4,7%) sulla scia del forte aumento della domanda estera per la produzione Usa.
Secondo la Cftc, gli speculatori la scorsa settimana hanno continuato a ridurre le posizioni nette che puntano ad un apprezzamento futuro delle materie prime nel loro complesso, portandole ai minimi da 12 settimane. Nuovo record storico delle posizioni speculative nette lunghe su soia.
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