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Mastercard rompe gli indugi: l’era dei consumi digitali è tra noi

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New York – Anche in casa Mastercard arriva la rivoluzione EMV. La società americana ha rotto gli indugi: abbraccerà la nuova tecnologica applicandola alle sue carte di credito da aprile. D’altra parte la vecchia striscia magnetica era destinata da tempo a finire in soffitta. Europa e Canada avevano dato l’esempio: erano stati i primi a dire sì ai chip sulle carte. Gli Stati Uniti hanno tardato, ma adesso la strada sembra essere spianata. Al bando i sussulti.

Alcune banche Oltreoceano hanno iniziato a offrire il servizio. Lo ha fatto anche Wells Fargo. E ora che MasterCard ha deciso di entrare nella partita EMV la situazione è destinata rapidamente a modificarsi. I chip cifrati sono la miglior difesa per tutelare le informazioni dei consumatori in quanto sono collegati a un numero di pin preciso, non a una firma che può essere facilmente copiata.

Non ultimo le strisce magnetiche di questi chip EMV non possono essere acquistate o alterate da nessun lettore ottico. Il rischio di furti d’identità è così quasi pari a zero. L’era delle transazioni digitali è tra noi. “Ci stiamo muovendo verso un mondo, dove i consumatori che entrano nei negozi possono decidere come pagare nel modo che meglio si adatta alle loro esigenze e stili di vita con un semplice clic su un dispositivo online o sul cellulare,” ha ribadito il concetto Chris McWilton , presidente di Us Markets.

“La nostra tabella di marcia prevede un cambiamento nell’approccio ai pagamenti e non contempla solo EMV, chip e pin – aggiunge – . Siamo concentrati sulla preparazione di un ecosistema pronto a guidare l’innovazione del futuro e a fornire nuove esperienze di consumo per aumentare il giro d’affari dei pagamenti elettronici”. I consumatori ringraziano.