Roma – Il premier giapponese Naoto Kan ha dichiarato che il governo è in uno “stato di massima allerta”, dopo l’ammissione, da parte dell’amministrazione nipponica, di una “possibile” fuoriuscita di plutonio da uno dei reattori di Fukushima.
Di fatto, la Tokyo Electric Power, ovvero la società che gestisce la centrale nucleare, ha reso noto che quantità di plutonio sono state rinvenute nel sito, aggiungendo però che le concentrazioni dei livelli di plutonio 238, 239 e 240 non sono dannose per la salute dell’uomo.
I campioni mostrano un livello da 0,18 a 0,54 becquerel/chilo. Gli esperti credono che le sostanze possano venire dal reattore n3, l’unico ad utilizzare plutonio, o dalla fusione parziale delle barre di combustibile, a causa delle alte temperature raggiunte per i danni al sistema di raffreddamento.
Il governo ha già confermato che nelle acque provenienti dalla centrale sono stati trovati valori di radioattività 100.000 volte superiori ai valori normali. Sono stati inoltre riscontrati livelli elevati nel mare nelle vicinanze e in alcune piantagioni nei terreni vicini.