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MARTEDI’: IL PUNTO SUI MERCATI FINANZIARI

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva, mentre i listini azionari hanno chiuso in rialzo di oltre il 2% sulla scia di Wall Street. In Germania la produzione industriale di settembre ha registrato un incremento superiore al consensus di Bloomberg, beneficiando soprattutto del buon andamento dei beni capitali. In Francia invece il dato ha registrato un inatteso calo dovuto principalmente al calo del settore trasporti ed automobilistico.

Secondo quanto dichiarato da Almunia, commissario Ue agli Affari economici, oggi i ministri delle finanze dell’Unione inizieranno una discussione sui tempi di implementazione di una strategia di uscita dalle misure di stimolo, ritenendo però probabile che oggi non sarà raggiunta una conclusione e che il 2011 potrebbe essere l’anno in cui saranno eliminati i supporti fiscali all’economia.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di rating Fitch, il Regno Unito è il paese maggiormente a rischio perdita del rating massimo AAA se non riuscirà a stabilizzare la propria posizione fiscale. Per oggi è atteso il dato sulla produzione italiana e l’indice Zew tedesco di novembre. Sul decennale il supporto passa per 3,29% e la resistenza 3,38%. Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente invariati in una giornata in cui è stata confermata l’eccezionale domanda che continuano a riscontrare i titoli governativi.

Ieri l’asta record da 40Mld$ di Treasury a 3 anni ha ricevuto una domanda pari ad oltre 3 volte l’offerta, con circa il 70% del totale sottoscritto da banche centrali estere. Contestualmente è stata registrata una giornata molto positiva sui mercati azionari, con l’indice Dow Jones che ha segnato il nuovo massimo degli ultimi 13 mesi. Il filo conduttore che lega la forte richiesta di titoli governativi pur in presenza di mercati azionari euforici, può essere attribuito ancora una volta soprattutto alle operazioni di carry trade, di cui ieri ha preso atto lo stesso Fmi. Anzi, le dichiarazioni del Fmi secondo cui il Dollaro sarebbe ancora relativamente forte, hanno ulteriormente rinvigorito il flusso di carry trade, operazioni per le quali la prospettiva di un Dollaro ancor più debole in un contesto di ampia liquidità a basso costo, rappresentano tutti fattori ideali.

Oggi è attesa un’altra asta record da 25Mld$ sul comparto decennale, che si inquadra nell’ambito del processo di allungamento della vita media del debito dagli attuali 53 mesi fino a 74-90 mesi. Nel breve resistenza in area 3,55% sul decennale.

Valute: Dollaro sempre in prossimità di area 1,50 vs. Euro, dopo le dichiarazioni del Fmi secondo cui il Dollaro sarebbe ancora relativamente forte. Nel breve confermiamo la resistenza in prossimità di 1,5050. Bassa volatilità per lo Yen vs Euro e Dollaro nel corso della notte, in una sessione caratterizzata dal lieve rialzo della borsa giapponese. Verso Euro il cross ha formato un livello di resistenza significativo a 135,08, rotto il quale si apre lo spazio per una salita fino ad almeno 136. Il supporto di breve si colloca a 133,20. Verso Dollaro i supporti più vicini passano da 89,62 e 89,19, mentre la resistenza da monitorare è intorno a 91,40.

Materie Prime: sale il greggio Wti (+2,6%) grazie al deprezzamento del Dollaro, al rialzo delle borse ed alla sospensione parziale della produzione (circa il 30%) in alcune aree del Golfo del Messico in seguito all’arrivo della tempesta tropicale Ida. Questa mattina i prezzi sono in calo dopo che Ida sembra indebolirsi nel momento in cui sta per arrivare sulla terraferma. In rialzo i metalli industriali ad eccezione dello zinco (-0,7%). Tra i preziosi nuovo record dell’oro a 1.111,70$/oncia, anche se questa mattina i prezzi sono tornati sotto soglia 1.100$. Tra gli agricoli forti rialzi per mais (+5,2%) e grano (+4,6%). In calo il cacao (-0,8%).

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