ROMA – «Nei giorni scorsi ho inviato una lettera al premier Berlusconi e al ministro Tremonti in cui chiedo un miliardo di euro per il 2011: si tratta di risorse sufficienti per garantire le attività istituzionali». Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso di un convegno della Uil Polizia.
Il ministro ha ricordato che «i tagli lineari hanno fatto calare del 36% le risorse del ministero per il 2011, che sono complessivamente 29 miliardi». «Il momento non è facile – ha aggiunto il ministro – ma il governo deve fare scelte e la sicurezza deve essere considerata una delle prime tre priorità. Spero quindi che la richiesta venga accolta».
Ha aggiunto: «Non abbiamo chiesto cose fatte ma solo risorse per garantire le attività istituzionali. Sono risorse minime per il comparto sicurezza». Il titolare del Viminale ha detto di aver chiesto una ricognizione sui capitoli di spesa del ministero dell’Interno per il biennio 2011-2013 e di avere inviato una lettera di sei pagine (con cinque allegati) al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.
«Mi sembra molto difficile realizzare una riforma fiscale, che è così complessa, a costo zero. Per ora sono solo chiacchiere, aspettiamo i fatti». Lo ha detto il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, a margine del congresso della Uil Polizia al quale partecipa anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. «Aspettiamo i fatti», ha aggiunto Casini secondo il quale il governo deve riferire in Parlamento. «Siamo disponibili a discutere – ha continuato Casini – solo se è una cosa seria. Se invece è un annuncio, è propaganda, noi non ci stiamo».
«Tra moglie e marito non mettere il dito..» ha aggiunto a proposito dei rapporti tra Lega e Pdl: «Credo ci sia una divaricazione di fatto. Finché la crisi del Pdl consentiva alla Lega di crescere era un conto. Oggi la crisi del Pdl ha trascinato con sé anche la Lega». E quindi? «Davanti alla Lega, anche se ritengo che a Pontida non farà assolutamente nulla, c’è un problema molto serio – ha continuato Casini – e cioè come non essere trascinata a fondo dal Pdl». Su una ipotesi di alternativa all’attuale maggioranza, Casini ha detto che con i contenuti del referendum «non si costruisce un’alternativa di governo».
Il Governo italiano e quelli europei non dovrebbero più «spendere soldi per i bombardamenti in Libia, ma piuttosto per sviluppare la democrazia». Lo ha affermato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenendo ad un convegno sui temi della sicurezza organizzato dal Uil Polizia.
«Il problema sono i bombardamenti – ha premesso Maroni – fino a quando continueranno le bombe continueranno le partenze e noi dovremo assistere i profughi, come stiamo facendo con l’aiuto delle Regioni. Bisogna mettere fine alla guerra in Libia solo con un nuovo governo, qualunque esso sia, si potrà gestire il fenomeno. Ieri – ha ricordato il ministro – la Camera dei rappresentanti Usa ha bocciato la richiesta del presidente Obama di nuovi fondi per continuare l’offensiva in Libia. Chi metterà ora questi soldi?».
Maroni ha poi espresso ottimismo sul futuro del governo: «Personalmente resto nella prospettiva che il governo continui fino alla fine del suo naturale mandato. Se non fosse così, d’altronde, me ne andrei in barca». E ha aggiunto: «Se però cade il governo e salta tutto, comunque il lavoro che sto seguendo sarà messo a disposizione di chi verrà dopo di me». Lo stesso Maroni ha infine voluto esprimere pubblicamente una «nota di ottimismo sulla prosecuzione della legislatura».