“Al posto di Gianfranco me ne sarei già andato, la vicenda della casa di Montecarlo è incredibile”. Lo afferma il ministro dell’Interno Roberto Maroni in una intervista a Libero. “C’è un fascicolo della Procura di Roma e parlano di squadrismo…”, aggiunge Maroni con riferimento all’inchiesta avviata dai magistrati romani.
Maroni incorona invece il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. “Sarebbe un ottimo premier, se lo diventasse per decisione degli italiani con le elezioni. Due anni fa è stato votato premier Berlusconi”.
L’esponente leghista boccia poi senza appello l’ipotesi di un governo tecnico. “Sarebbe una truffa eversiva – afferma -, è possibile votare a novembre”.
Intanto a dire la sua oggi è anche Italo Bocchino, presidente del gruppo Futuro e libertà alla Camera, che chiarisce la posizione dei finiani. “Per quanto ci riguarda, alle urne non ci si deve andare. In una repubblica parlamentare si va a votare quando il governo non ha più la fiducia del Parlamento e questa non verrà mai meno in questa legislatura da parte dei nostri gruppi”.
In un’intervista alla Stampa Bocchino chiarisce anche che in caso di voto anticipato, “noi siamo avversari della sinistra con la quale non sono possibili alleanze. Facciamo parte del centrodestra, ma se esso dovesse prendere una deriva non di stampo europeo, Fini avrebbe la forza per costruire una coalizione con i soggetti della cosiddetta ‘area della reponsabilità’ che mai e poi mai sarà un terzo polo, perchè lui è figlio del bipolarismo”.
Quanto al rapporto con il Pdl e l’atteggiamento sui provvedimenti che arriveranno in Parlamento in autunno, Bocchino spiega che “il processo breve non fa parte del programma di governo e non prevede un vincolo di maggioranza, ma se verrà posta la fiducia noi la voteremo e poi valuteremo il da farsi sul voto finale”.
Infine quando gli viene chiesto se Fl voterebbe per un governo tecnico il finiano dice: “Non abbiamo al nostro orizzonte governi alternativi a quello scelto dagli elettori. Uno scenario diverso in Parlamento lo può generare solo Berlusconi se forza la mano per andare al voto e non credo che accadrà. Se capitasse non sarebbe una scelta di Fini. E poi chiedo: la Lega vuole andare al voto e perdere tutto il federalismo fiscale?”.