”Il Premier ha rischiato di essere ucciso”. Lo ha detto il Ministro degli Interni, Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa, presso la Prefettura di Milano al termine della riunione in Prefettura con i vertici delle forze di polizia ed il sindaco, Letizia Moratti. ”Bisogna impedire la propaganda della violenza sul web”, ha proseguito Maroni, annunciando per domani un suo intervento alla Camera per riferire sul ferimento del premier. Inoltre, il Ministro ha sottolineato come ieri, sia stata ”sventata una contestazione verso il Premier”. Maroni ha precisato, poi, nel corso della riunione presso la Prefettura come non sia stata formulata ”nessuna condanna nei confronti del sistema di sicurezza” che doveva assicurare l’incolumita’ di Berlusconi.
Maroni ha poi definito “un episodio gravissimo” l’aggressione subita ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in piazza del Duomo. Si tratta di un episodio, ha ribadito, “che tutti dovrebbero condannare, ma purtroppo così non è stato”.
Bandire per legge le contestazioni dalle manifestazioni politiche. Non una rivoluzione assoluta quella proposta dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ma un’estensione dell’applicazione di una norma che in Italia esiste gia’. La Russa ha reso nota l’intenzione di chiedere al Parlamento di rendere la norma sempre valida con la previsone di “aggravante da 2 a 4 anni se c’e’ violenza, minaccia o persona travisata”. “Nessuno mi toglie dalla testa – ha detto La Russa – che quella persona sia stata agitata dalla contestazione. La provocazione, o peggio la contestazione violenta durante le manifestazioni politiche deve essere bandita dalle regole del gioco politico”.