(9Colonne)- Rabat, 27 lug – Non sarà più sufficiente più la conoscenza del Corano e della lingua araba per gli ulema marocchini. Lo rivela l’agenzia Misna, spiegando che nel paese nordafricano d’ora in avanti gli ulema, i dotti musulmani di “scienze religiose”, saranno valutati anche sulla padronanza di almeno altre due lingue, francese e inglese. “Per essere ammessi nella nostra scuola, i candidati dovranno ottenere almeno un voto di 12 su 20”, ha detto alla stampa Khalid Saqui, vicedirettore dell’istituto ‘Dar al hadith al Hassani’ a Rabat. “Vogliamo che i futuri ulema formati dalla nostra scuola – ha aggiunto – sappiano perfettamente la teoria islamica ma anche le teorie religiose dell’Occidente e dell’Oriente per essere capaci di dialogare con tutte le religioni”. La scuola religiosa riceve ogni anno su concorso 50 studenti per il primo ciclo e altri 50 per il secondo (dottorato).
Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell'economia e della consulenza finanziaria.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Kruso Kapital sta rivoluzionando un settore storicamente considerato tradizionalista: il mercato dei prestiti su pegno. In un mondo sempre più digitale, l’azienda ha saputo trasformare un processo storico, portandolo a un livello di innovazione che abbraccia tecnologia blockchain, intelligenza artificiale e una totale digitalizzazione. In questa intervista esclusiva con il Direttore Generale Giuseppe Gentile, esploreremo come l’azienda stia affrontando le sfide di un mercato in evoluzione.
Bank of America afferma che l’interruzione diffusa è stata quasi risolta ma non svelando la causa del problema.
Continua la fase discendente delle azioni Stellantis: questa mattinata, le quotazioni sono scese sotto i 12 euro (-4% circa). Si allargano le perdite dell’ultimo mese (-20%) mentre gli analisti bocciano il titolo