Economia

Marmi italiani: bene export ma lontani da livelli 2008 (3)

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(Teleborsa) – Le importazioni sono un indicatore utilissimo a capire le attese delle aziende, anche in presenza di forti incertezze per il mercato interno. Nei primi sei mesi del 2009 si riscontra un andamento leggermente positivo degli afflussi di materiali che hanno fatto segnare un import pari a 824mila tonnellate per un valore di 94 milioni di euro per le voci più importanti con un aumento degli acquisti all’estero di marmi lavorati pari al +15% in quantità ed al 16% in valore, mentre rimangono sostanzialmente stabili gli acquisti di graniti in blocchi e lastre. Gli acquisti delle aziende italiane vedono in aumento i valori medi a dimostrazione di una crescente qualificazione dei materiali usati ma il raffronto con il 2008 continua a segnare una soglia complessivamente negativa, su tutte le voci più importanti. I principali fornitori di marmi e travertini rimangono Grecia, Spagna e soprattutto Portogallo, per l’Unione Europea, Turchia (in calo sui volumi) per l’Europa non comunitaria, seguiti dall’Iran in ascesa. Fra i fornitori di graniti la Spagna resta il miglior partner europeo, assieme alla Norvegia e alla Svizzera; fra i fornitori africani spiccano Sudafrica, Zimbabwe, Angola e Mozambico, mentre il Brasile e più ancora l’India dominano il mercato degli approvvigionamenti italiani. Il Brasile fa registrare una crescita sia sui volumi sia sui valori, cosa che invece non riesce all’India, che pure mantiene il ruolo di primo fornitore per quantità, mentre la Cina resta un fornitore tutto sommato marginale di graniti grezzi ed è addirittura in calo sia sul 2009 che nel raffronto con il 2008.