(9Colonne) – Roma, 4 lug – “Siamo la Apple dell’auto e la 500 è il nostro iPod”, dichiara Sergio Marchionne alla Stampa. “Quando arrivai nella pancia della balena, tre anni fa, sentivo puzza di morte: la società era sfinita, pronta ad appigliarsi a qualsiasi chiodo. Ma ora la Fiat non creperà più: stiamo ricostruendo il Dna del gruppo e in questi anni abbiamo sputato sangue per ripulirlo. Ora però dobbiamo diventare i migliori. Per usare una metafora calcistica, abbiamo avuto cuore e gambe per entrare in Champions, adesso viene il difficile”. Marchionne non risparmia poi frecciate alle banche per non aver creduto nella rinascita del gruppo (“Se fossero rimaste avrebbero più del doppio del capitale investito”), mentre elogia per il pragmatismo il neoeletto presidente francese (“Ammiro Sarkozy, ha la capacità di pescare fuori dalla sua tribù”).
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