Economia

Manovra: spunta norma Airbnb, cedolare secca al 21%

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Spunta nella manovra quella che è stata chiamata una norma Airbnb, che si propone di regolare il mercato degli affitti brevi in strutture “extralberghiere” da parte di privati o di intermediari online.

La commissione Finanze della Camera ha approvato un emendamento del Pd alla manovra, che andrà ora sottoposto alla commissione Bilancio. L’emendamento prevede una cedolare secca al 21% per questo tipo di attività, l’istituzione di un apposito registro all’Agenzia delle Entrate e una clausola anti- evasione con la responsabilità “in solido” sul pagamento delle tasse da parte del privato e dell’intermediario.

La misura della norma Airbnb stabilisce che quando l’appartamento viene affittato attraverso portali o agenzie debbano essere queste a versare la cedolare come sostituti d’imposta.

Novità anche per il bollo auto: un altro emendamento del Pd che è stato approvato dalla Commissione Finaze della Camera e che dovrà anche in questo caso passare all’esame della commissione Bilancio stabilisce che gli uffici del dipartimento dei Trasporti e le autofficine autorizzate a fare la revisione dovranno controllare che i proprietari dei veicoli abbiano sempre pagato tassa di proprietà e tassa di circolazione del proprio mezzo, e che non sia sottoposto a fermo amministrativo.  Se la verifica darà esito negativo non si potrà circolare finché non si paga.

Novità per le detrazioni legate alle attività sportive: la detrazione fiscale per le attività sportive sale da 210 a 600 euro e viene estesa anche ai maggiori di 18 anni. La misura – anche in questo caso l’emendamento dovrà passare al vaglio della commissione Bilancio – alza la soglia di detraibilità fino a 600 euro e sopprime la limitazione finora vigente “per i ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni”. Il che significa che, in generale, potrebbero salire da 210 a 600 euro le detrazioni per le attività sportive dei figli.

Arriva inoltre un tetto Isee per il bonus mamma e per quello nido, previsti dalla manovra. Due emendamenti presentati dal Pd e approvati dalla commissione Affari sociali della Camera stabiliscono che i nuclei familiari che possono usufruire delle agevolazioni siano solo quelli con un Isee non superiore a 13mila euro annui per il bonus mamma e non superiore a 25mila euro per il bonus nido. Come prevede il regolamento però ora la proposta sarà ulteriormente valutata dalla commissione Bilancio della Camera. Sempre sul fronte della famiglia sale da due a tre giorni il congedo obbligatorio per i papà.