Manovra sempre piu’ iniqua, con ticket sanita’ e pensioni. Tremonti costretto a restare
Roma – I ticket sulla sanità potrebbero tornare già da quest’anno. E’ una delle modifiche alla manovra che potrebbe essere accolta, riferiscono fonti parlamentari di maggioranza. Rientrerebbero così i ticket di 25 euro sui codici bianchi di pronto soccorso e quelli di 10 euro sulla diagnostica così come previsto da una norma del 2007. La reintroduzione immediata dei ticket premetterebbe di rimediare circa 480 milioni che venivano invece stanziati per consentire l’esenzione per tutto il 2011. Questi gli emendamenti alla manovra del relatore, Gilberto Pichetto Fratin.
Pensioni d’oro. Arriva il contributo di solidarietà del 5-10% sulle pensioni d’oro. Lo prevede uno degli emendamenti alla manovra presentati dal relatore.
In particolare il testo stabilisce che dal 1 agosto 2011 al 31 dicembre 2014 i trattamenti pensionistici superiori ai 90mila euro lordi annui, siano assoggettati a un contributo di solidarietà pari al 5% della parte eccedente il suddetto importo fino a 150mila euro e al 10% per la parte eccedente l’importo di 150 mila euro.
Anche le integrative. A formare il trattamento pensionistico concorreranno anche i trattamenti erogati da forme pensionistiche che garantiscono prestazioni definitive, in aggiunta o ad integrazione del trattamento pensionistico obbligatorio.
Dalla misure deriveranno maggiori entrate al lordo del fisco per 18 milioni nel 2011, 44 milioni nel 2012, 44 milioni nel 2013 e altri 44 milioni nel 2014. I risparmi complessivi
sono pari a 150 milioni nel quadriennio.
Ordini professionali. Verrà riscritto un nuovo emendamento sugli ordini professionali: lo ha annunciato il sottosegretario all’Economia, Luigi Casero, uscendo dallo studio del Presidente del Senato, Renato Schifani. Nell’emendamento ci dovrebbe essere una distinzione tra gli ordini professionali che sostengono l’esame di Stato e quelli che non lo sostengono.
Anticipato aggancio pensioni fine vita. Si anticipa al primo gennaio 2013 (anzichè dal 2014) l’aggancio delle pensioni all’aspettativa di vita. Dal 2013 dunque – si legge nel testo – l’incremento sarà di 3 mesi perchè verrà assorbito l’incremento della speranza di vita già registrato nel triennio precedente risultante superiore (4 mesi). Per gli anni successivi (dal 2016) la stima degli adeguamenti triennali è pari a 4 mesi fino a circa il 2030 con successivi adeguamenti inferiori (3m mesi) i fino al 2050 circa. L’adeguamento cumulato al 2050 è pari a circa 3 anni e 10 mesi.
No rivalutazione automatica sopra i 30mila euro. In un altro emendamento, è previsto che negli anni 2012-2013 alle pensioni “complessivamente superiori a 5 volte il trattamento minimo Inps” non sia concessa “la rivalutazione automatica”. Per 5 volte sopra il minimo si intende un trattamento di circa 30.440 Euro annui nel 2011.
Slittano le pensioni con 40 anni. Slittano le pensioni con 40 anni di contributi, a partire dal 2012. Il prossimo anno è previsto un posticipo di un mese, che diventa di due mesi nel 2013 e di 3 mesi a partire dal 2014.
Indicizzazioni pensioni medie. Sale dal 45 al 70% rispetto al testo originario della manovra l’indice di indicizzazione delle pensioni medie, ammontanti a circa il triplo degli assegni minimi (attorno ai 1.428 euro al mese). Confermato la piena indicizzazione inferiori a quella soglia e l’azzeramento per quelle superiori a cinque volte il minimo, ciò di circa 2.380 euro mensili.
************************
La manovra economica sarà rafforzata “su tutto il quadriennio” fino al 2014 e sarà approvata “entro venerdì”. Lo ha assicurato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, all’assemblea dell’Abi.
Il governo dovrà avviare le privatizzazioni, ha aggiunto Tremonti, sottolineando che “dobbiamo certamente iniziare un processo di privatizzazioni”. Infatti, “verso l’alto prevediamo una deroga al vecchio Dpcm sulle privatizzazioni. Ora si potrà procedere – ha detto Tremonti – in maniera meno farraginosa ma con tutte le garanzie”.
“I comuni saranno spinti a vendere i loro asset attraverso meccanismi d’incentivazione e disincentivazione”, ha spiegato, ma “naturalmente non potranno vendere l’acqua”.
Sul fronte internazionale il ministro dell’Economia ha ricordato che “dal 2003 ho proposto gli eurobond, credo sia l’unica soluzione possibile, la via giusta”. Inoltre, per Tremonti, le cause della crisi economica mondiale sono ancora presenti e gli ultimi tre anni sono stati “anni persi” perché non si è fatto “niente” di quello che serviva per risanare il sistema.
Tremonti ha inoltre sottolineato che “In questo momento sotto la tensione del mercato c’è più o meno il 40% dell’area dell’euro. Questo non vuol dire che il caso dell’Italia sia un caso comune, non per liberarci dalle responsabilità, ma all’opposto vuol dire che non si tratta di un problema di un singolo Stato, ma della struttura complessiva dell’architettura europea”.