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Malformazioni cellulari consentiranno di prevedere crisi cardiache

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New York – Delle malformazioni delle cellule sanguigne possono permettere di prevedere e anticipare i casi di attacchi cardiaci, secondo una ricerca di un team di scienziati americani pubblicata mercoledi’ sera.

Secondo lo studio dei ricercatori dell’istituto Scripps Translational Science Institute (STSI), le vittime di attacchi cardiaci hanno tutti delle cellule endoteliali (che rivestono l’interno delle pareti del cuore e dei vasi sanguigni) che hanno talvolta dimensioni abnormi e presentano malformazioni, come per esempio dei nodi doppi.

Tale scoperta potrebbe consentire di fare di queste cellule degli indicatori iniziali del rischio di un infarto. La capacita’ di diagnosticare l’imminenza di un attacco cardiaco e’ considerata come il sacro Graal della medicina cardiovascolare, come spiega Eric Topol, autore leader dello studio e direttore del centro STSI.

Tutti i 50 pazienti sottoposti a terapie d’urgenza per casi di attacco cardiaco nell’ospedale di San Diego (in California), presentavano delle cellule con delle malformazioni simili.

Se i fattori di rischio cardiovascolare sono noti – tabgismo, obesita’ e colestorelo – i medici non riescono ancora a valutare l’imminenza dell’eventualita’ che si verifichi un attacco.

La speranza – spiega uno degli autori della ricerca Raghava Gollapudi – e’ quella di sviluppare da qui ai prossimi due anni un test a uso commerciale.