(Teleborsa) – Manca nell’export italiano l’aggancio ai mercati emergenti. Con uno scarso presidio proprio in quei paesi “locomotiva” che stanno timonando la ripresa dell’economia globale. Un deficit di presenza – rivela un’analisi di Trend Calzaturiero, l’agenzia web specializzata nell’informazione economica sul settore – che il comparto delle calzature condivide con altri prodotti del made in Italy. Troppo ancorati ai mercati tradizionali, che anche quest’anno, stando alle previsioni, sono però destinati ad arrancare dietro i giganti asiatici, crescendo a tassi inferiori al 2%, secondo la Banca mondiale, rispetto un più 8% abbondante stimato in media per le economie dell’area Asia-Pacifico. Dai dati Istat aggiornati a tutto novembre 2009 emerge che solo il 6% del fatturato all’export del settore calzaturiero è realizzato nei paesi dell’Asia orientale, perimetro che comprende il fiorente mercato cinese. Una quota che, rispetto al 2008, è comunque cresciuta, seppure di soli 4 decimi di punto, confrontandosi con il 5,6% dell’anno precedente. Nella regione centrale dell’Asia, area che include il promettente mercato indiano, l’Italia realizza appena lo 0,6% del giro d’affari all’estero, valore analogo a quello dell’America centro-meridionale. Meglio in Medio Oriente, dove la presenza del made in Italy calzaturiero, seppure in crescita, resta però sotto la soglia del 3%. Il grosso del fatturato rimane in area Ue (nel mercato comune confluisce il 61% dell’export complessivo, contro il 59% circa del 2008). Nel resto d’Europa, inclusa la Russia, la quota si è invece ridotta dal 19,8 al 17,6 per cento, accusando una contrazione anche in Nord America, al 9,4%, dal 10,5% dell’anno precedente. In tutti le macroripartizioni geografiche l’export calzaturiero italiano ha subito, nell’arco dei primi undici mesi del 2009, un forte ridimensionamento, a causa della crisi mondiale. Nei mercati mediorientali si registrano le perdite più contenute (-7,2% in valore rispetto allo stesso periodo del 2008), a fronte di riduzioni del 14,7% nell’area Ue e del 27,2% nel resto d’Europa. Pesante il bilancio anche in Nord America (-26,7%) – conclude Trend Calzaturiero – mentre in Asia orientale le esportazioni di scarpe italiane hanno ceduto, anno su anno, poco più dell’11%.
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