*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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(WSI) –
In area Euro dopo il dato relativo all’inflazione italiana, oggi sarà diffusa l’inflazione tedesca. La lettura dovrebbe confermare un tendenziale invariato all’1,5%. Negli Usa giornata densa di dati macro tra cui i prezzi alla produzione di dicembre ed il Beige Book questa sera che conterrà le indicazioni che la Fed utilizzerà nel corso del meeting del 31 gennaio.
Tassi di Interesse: in area euro, ieri i tassi di mercato sono rimasti praticamente invariati sulla parte a breve della curva, mentre hanno registrato un lieve calo sul comparto a lunga. Sul breve hanno pesato anche le parole di alcuni esponenti della Bce che hanno ribadito come le autorità monetarie rimangano vigili sui prezzi. In lieve calo la pendenza di curva sul tratto 2-10 anni che è tornata in prossimità dei 9 pb. Il tasso decennale si trova sull’importante supporto di 4,02%. Un’eventuale foratura di tale livello potrebbe portare il tasso al 3,96%.
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Sul comparto a 2 anni il primo livello di supporto è in area 3,90%. Poco mosse le aspettative d’inflazione implicite nei linkers. Negli Usa ieri le oscillazioni sul mercato obbligazionario sono state piuttosto contenute in assenza di dati macro di rilievo. A fine serata sono arrivate indicazioni non favorevoli dalla trimestrale di Intel, una delle prime importanti società ad inaugurare il consueto mese di pubblicazione dei dati di bilancio di periodo.
Oggi invece la giornata è ricca di spunti che potrebbero comportare movimenti più accentuati. Dopo le forti vendite dei giorni scorsi vi potrebbe essere una fase di ritracciamento, soprattutto nel caso di dati sui prezzi più favorevoli. Sul segmento decennale il primo livello di resistenza di breve termine è posto a 4,77% a fronte invece di un importante supporto a 4,72%. La pendenza negativa di curva sul segmento 2-10 anni dovrebbe continuare ad oscillare in un range ristretto di 10-12pb.
Valute: Dollaro in lieve apprezzamento in chiusura vs. Euro dopo aver sfiorato in giornata quota 1,30 in seguito alla pubblicazione dell’indice Zew. Il denso calendario macro di oggi potrebbe comportare movimenti più ampi di quelli di inizio settimana, in particolare il dato sugli afflussi di capitali dall’estero. Nel breve la prima resistenza si individua a quota 1,298 a fronte invece di un primo supporto a quota 1,29 e successivamente 1,286. Lieve calo dello Yen dopo che alcuni media hanno riportato la notizia secondo cui un rialzo dei tassi in Giappone sembrerebbe improbabile questa settimana, citando fonti ben informate. Verso Dollaro è stato toccato il minimo degli ultimi 13 mesi a 120,88. Verso Euro il cross rimane invece in trading range al di sotto della resistenza 156,40 e sopra il supporto 155,10 in attesa della decisione di domani da parte della BoJ.
Materie Prime: un ulteriore calo per il prezzo del greggio che ieri a New York ha ceduto oltre il 3% scendendo sotto i 52 $/b. Intanto il ministro del petrolio dell’Arabia Saudita ha dichiarato che al momento è esclusa una riunione straordinaria dell’Opec, in quanto prima di procedere ad un ulteriore taglio della produzione sarà necessario verificare l’impatto di quelli fino ad ora effettuati. L’aumento della domanda di etanolo ha determinato un calo delle scorte di mais ed un rialzo delle quotazioni che hanno raggiunto il livello massimo degli ultimi 10 anni. In calo il settore degli industriali ad eccezione di rame e nichel in seguito ad un calo delle scorte.