*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato hanno registrato un calo nella parte a breve termine della curva, mentre sono saliti sulla parte a lunghissimo termine. Il rendimento del titolo a dieci anni è rimasto pressoché stabile con lo spread sul 2-10 anni salito in prossimità dei 24 pb. L’andamento del mercato obbligazionario è stato condizionato più che dai dati macro, dall’andamento negativo delle borse. In Europa Ericsson ha annunciato un profit warning per il terzo trimestre che ha condizionato l’intero settore dei tecnologici. Il titolo ha perso circa il 24%. Tale evento potrebbe aver influenzato sul mercato del credito, con l’indice Itraxx Crossover salito in prossimità dei 290 pb. Sul fronte macro invece in Germania l’indice Zew è risultato migliore delle attese, con la parte relativa alle aspettative future rimasta ferma a -18,1. Oggi l’attenzione sarà ancora rivolta sul mercato azionario e sui dati statunitensi.
Negli Usa i tassi di mercato sono calati a causa dei ribassi delle borse e dei deludenti dati macro. In particolare la fiducia dei costruttori ad ottobre ha raggiunto un nuovo livello minino record, evidenziando come il settore sia ben lontano dalla fine della crisi. Il calo è stato più marcato sul tratto a breve termine, con lo spread 2-10 anni salito a 52pb da 46. I dati del Dipartimento del Tesoro Usa evidenziano come alcuni paesi asiatici hanno cominciato a disaffezionarsi ai Treasury. Nel mese di agosto il Giappone, la Cina e Taiwan hanno venduto l’ammontare più elevato degli ultimi 5 anni.
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Oggi la giornata si presenta ricca di dati macro che potrebbero portare ulteriore volatilità sui mercati. In particolare l’attenzione si focalizzerà sui prezzi al consumo e sul Beige Book. Sul decennale la resistenza si colloca al 4,71%, il supporto più vicino a 4,60%. E’ attesa una certa volatilità anche sui mercati azionari. Ieri sera, a mercati chiusi, le trimestrali di Yahoo ed Intel hanno battuto le stime, deludente invece Ibm. Nel corso della notte l’indice azionario indiano è stato sospeso per eccesso di ribasso (-9,2%) dopo la notizia che l’organo di controllo della borsa indiana sta programmando di limitare il trading degli investitori che acquistano derivati sulle azioni indiane non mostrando la loro identità.
Valute: ieri il Dollaro si è apprezzato verso Euro sulla scia dei cali dei listini azionari. Come avvenuto in agosto, nei momenti di tensione il biglietto verde viene visto come valuta rifugio. Per oggi il supporto più ravvicinato si colloca a 1,4150, il successivo a 1,41 circa. La resistenza a 1,4243. Yen in apprezzamento sulla scia delle chiusure delle posizioni di carry trading a causa della debolezza dei listini azionari globali. Verso Dollaro il cross potrebbe raggiungere il supporto 116, mentre verso Euro il cross adesso si colloca sul supporto 165. Qualora fosse perforato al ribasso, il successivo passa da 164,20.
Materie Prime: le tensioni tra Turchia ed i militanti curdi hanno spinto il greggio Wti ad un nuovo livello record: 88,14$/b. Il parlamento turco potrebbe oggi autorizzare un’incursione militare nel nord dell’Iraq, terzo produttore mondiale di greggio. Di rilievo anche le scorte Usa attese per oggi pomeriggio. Nel frattempo la crescita del greggio sta trascinando al rialzo lo zucchero (+2%), commodity usata per la produzione di etanolo. Deboli i metalli industriali che di recente hanno una forte correlazione positiva con i listini azionari. Tra i più penalizzati lo zinco (-3,1%) ed il piombo (-5,1%). Stabile l’oro, in ribasso grano (-0,6%), mais (-0,4%) e caffè (-1,5%).
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