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MACRO & MERCATI: TRICHET ALLA PROVA DEL SUPER-EURO

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

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(WSI) – Oggi la Bce dovrebbe lasciare invariato il tasso di riferimento al 4%. L’attenzione degli operatori sarà focalizzata sulla successiva conferenza stampa di Trichet nella quale non dovrebbe essere menzionata la ‘strong vigilance’ sui prezzi, che solitamente segnala un rialzo dei tassi nella riunione successiva. Sono possibili dei riferimenti all’eccessiva forza dell’Euro ed alla debolezza del Dollaro.

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Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono cresciuti in modo uniforme, con lo spread 2-10 anni invariato a 31pb. Sul monetario il tasso overnight ha oscillato intorno al 3,80%, mentre il tre mesi è sceso di 2pb chiudendo a 4,72%. Oggi i mercati obbligazionari saranno sensibili alle parole di Trichet. Sul decennale i livelli di resistenza si collocano a 4,35% e 4,41%, il supporto a 4,28%. Nel frattempo ieri Deutsche Bank ha annunciato 2,2Mld€ di svalutazioni derivanti dalle turbolenze sui mercati. Negli Usa tassi di mercato in lieve rialzo con pendenza di curva sostanzialmente immutata. L’indice Ism del settore non manifatturiero di settembre si è posizionato ai minimi degli ultimi sei mesi, con il sensibile ridimensionamento della componente nuovi ordini. In recupero invece la componente occupazionale, nuovamente sopra i 50 punti.

Il comparto azionario ha registrato un lieve calo, penalizzato soprattutto nel comparto dei semiconduttori dopo la revisione al ribasso del giudizio sui due colossi Intel ed Amd da parte di un’importante casa di investimento Usa. Complessivamente gli operatori sembrano aver assunto una posizione attendista in vista principalmente dei dati di venerdì. Il clima di maggiore tranquillità è sicuramente supportato dall’impressione che gli ultimi dati del settore finanziario negli Usa (si veda il caso di Citigroup) ed in Europa (si vedano le anticipazioni di Deutsche Bank) rassicurino gli operatori sul fatto che è stata rivelata l’intera entità dell’impatto delle recenti turbolenze con conseguenze in termini di svalutazioni ed accantonamenti. Oggi è attesa la prosecuzione della citata fase attendista con primo supporto sul decennale ancora confermato a 4,50%.

Valute: Dollaro in recupero verso Euro in attesa della riunione di oggi della Bce, dei dati Usa di domani e del vertice del G-7 del prossimo 19-20 ottobre. Si è trattato di una temporanea presa di profitto che incontra un importante supporto a quota 1,406 prima della riunione di oggi. Prima resistenza a 1,4140. Il Dollaro si è rafforzato anche verso Yen, con il cross che si è portato sopra la resistenza 116, raggiungendo la successiva intorno a 116,80. Yen stabile invece verso Euro, con il cross che ha formato un nuovo livello di resistenza a 165,30. Nel corso della notte Iwata, membro BoJ, ha emesso un comunicato piuttosto cauto sull’economia giapponese, indicando che il rialzo dei tassi deve essere condotto analizzando i rischi, tra i quali un calo marcato del mercato azionario e/o un brusco apprezzamento dello Yen, che potrebbero impattare negativamente sull’economia. Ricordiamo che Iwata era stato comunque l’unico ad opporsi al rialzo dei tassi lo scorso febbraio.

Materie Prime: il greggio Wti ha chiuso in lieve calo nonostante le scorte Usa siano salite in modo inatteso di 1,1 Mln barili. A contenere il calo del prezzo potrebbe aver contribuito il concomitante ribasso di 1,1 Mln delle scorte di distillati, poiché era atteso un ennesimo rialzo dagli operatori. In rialzo i metalli industriali guidati da piombo (+4%), nichel (+2,7%) e rame (+1,7%). Quest’ultimo si è avvicinato ai massimi del maggio 2006, poiché l’inizio dello sciopero dei minatori in Perù minaccia di danneggiare la produzione. Nonostante l’apprezzamento del Dollaro, stabili i metalli preziosi. Andamento contrastante per gli agricoli.

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