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(WSI) –
Negli Usa l’attenzione oggi si focalizzerà sulla variazione degli occupati non agricoli attesa in lieve rallentamento rispetto a dicembre. Saranno altresì importanti i dati relativi al tasso di disoccupazione, la variazione media dei salari orari, gli ordini industriali e la lettura finale dell’indice dell’università del Michigan.
Tassi di Interesse: in area Euro ieri i tassi di mercato hanno registrato un ulteriore seppur lieve calo su tutte le scadenze. Il movimento è stato più marcato sul tratto a breve con la pendenza di curva nel segmento 2-10 anni che ha toccato i 14 pb. Poco mosse le breakeven inflation. Nella giornata odierna i movimenti sul mercato obbligazionario potrebbero essere condizionati dai dati sul mercato del lavoro Usa, che qualora risultassero molto difformi dalle attese potrebbero generare ampi movimenti dei tassi di mercato. Sul comparto decennale il tasso di interesse di mercato si trova poco al di sotto della resistenza del 4,10%, il primo supporto passa a 4,07%. Sul comparto a due anni il tasso di interesse si trova sul supporto del 3,94%, prossimo livello rilevante il 3,87%; resistenza 3,99%.
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Negli Usa la sessione di ieri è stata piuttosto volatile, con i tassi di mercato che hanno chiuso in rialzo in seguito alla conferma della stabilizzazione in corso del settore immobiliare. Il posizionamento dell’indice Ism manifatturiero sotto la soglia del 50% è stata in parte però mitigata dal fatto che tale andamento è stato determinato solo dal forte decumulo di scorte che probabilmente si è avuto nel settore automobilistico, il che potrebbe rappresentare un segnale di ripresa di questo comparto per i prossimi mesi. Oggi la possibilità di dati sul mercato del lavoro positivi è stata in buona misura anticipata da diversi indici anticipatori con possibilità pertanto di recupero dei bond nel caso di un dato in linea con le attese, soprattutto se non dovessero emergere pressioni salariali. Come supporto sul decennale indichiamo 4,78%. Rimane al momento sempre molto forte la resistenza a quota 4,92%.
Valute: Dollaro in lieve deprezzamento rimanendo ancora nel range individuato dal supporto 1,2970 e dalla resistenza 1,3060. Per la seduta odierna il cross dovrebbe rimanere contenuto all’interno di tale variazione fino al primo pomeriggio, per poi registrare oscillazioni più marcate in prossimità di non farm payrolls Usa molto lontani dal consensus. Yen stabile in nottata dopo una seduta volatile nel corso della sessione precedente. Il segretario del tesoro statunitense Paulson ha dichiarato che nonostante stia monitorando attentamente la valuta, si ritiene soddisfatto poiché il valore dipende dal mercato e non da manipolazioni. Verso Euro il supporto più vicino passa da 156,60, la resistenza da 158,14. Verso Dollaro il supporto fondamentale da monitorare si colloca a 119,85, e sopra tale livello lo scenario continua ad essere negativo per lo Yen.
Materie Prime: chiusura in calo per le materie prime. Scendono tutti i comparti ad eccezione dei metalli preziosi che hanno beneficiato dell’indebolimento del Dollaro. Tra gli energetici le quotazioni del greggio sono scese sotto i 58 $/b, cedendo l’1,44%. Torna a scendere il prezzo del rame, che ieri a Londra ha perso il 2,36%. Negativi anche gli altri metalli, unica eccezione l’alluminio le cui quotazioni sono salite dello 0,9%.
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