*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
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(WSI) – Oggi in area Euro sono attesi il dato su M3 e l’indice tedesco dei prezzi al consumo che non dovrebbero differire molto dai valori precedenti. Atteso anche l’indice IFO di agosto, previsto in rallentamento rispetto a luglio. Negli Usa attesi i dati sui prezzi delle case di giugno che potrebbero confermare il trend calante. Molto importante anche il dato sulla fiducia dei consumatori che potrebbe offrire prime indicazioni del potenziale impatto della crisi nel settore mutui Usa fotografando al tempo stesso la percezione delle condizioni occupazionali.
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Tassi di Interesse: ieri in area Euro i tassi di rendimento sono calati lievemente in modo uniforme lasciando invariato lo spread 2-10 anni intorno ai 24pb. Durante il proprio discorso a Budapest, Trichet ha ribadito che l’obiettivo della Bce è quello di mantenere la stabilità dei prezzi condizionando il rialzo di settembre alla stabilizzazione dei mercati finanziari.
L’ammontare annunciato per l’operazione di pronti contro termine a 7 giorni della Bce, lascia intendere la possibilità di un drenaggio netto di liquidità per 81 Mld€, segnalando un conseguente miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari. Piuttosto stabili anche l’Itraxx Crossover e l’Embi+ spread. Sul decennale il supporto si colloca a 4,20% mentre la resistenza a 4,34%.
Anche negli Usa tassi di mercato nuovamente in calo dopo i dati macro che hanno segnalato tempi medi di invenduto delle case esistenti ai massimi degli ultimi 15 anni. Sul comparto a breve termine, emergono primi segnali di stabilizzazione, come testimoniato dal lieve calo dei tassi sulle asset backed commercial paper ad un giorno o ancora dal riposizionamento dei fed funds effective in prossimità del livello fissato per i fed funds target.
Gli operatori rimangono comunque ancora molto attenti agli sviluppi futuri e continuano ad arrivare ogni giorno notizie di esposizioni consistenti sui titoli aventi come sottostanti i mutui, tra cui ad esempio il caso della banca DBS (principale banca del sud-est asiatico) che ha dichiarato un’esposizione di 1,6Mld$ su titoli CDO. La Fed ha continuato l’iniezione di liquidità (ieri 9,5Mld$ su scadenza 10 giorni). In questo contesto è ancora lecito attendersi estrema volatilità dello spread 2-10 anni. Sul comparto decennale il supporto rilevante è a quota 4,56% e successivamente 4,5%.
Valute: Dollaro sostanzialmente stabile verso Euro dopo essersi spinto nuovamente in prossimità di 1,37. Nel breve il supporto posto a quota 1,3595 si rivela piuttosto arduo da forare in considerazione anche del fatto che al momento gli operatori speculativi hanno già fortemente ridotto le posizioni lunghe di Euro verso Dollaro. Prima resistenza a quota 1,3685/1,3710. Yen in apprezzamento spinto dalla debolezza dei listini Usa e di alcuni mercati asiatici. Apprezzamento marcato verso il Dollaro Neozelandese dopo le notizie relative a DBS Group. Verso Euro per oggi la resistenza è individuabile a 159,70, mentre il supporto più vicino si colloca intorno a 156,60. Verso Dollaro la resistenza passa da 117,15, mentre i supporti 115,45 e 114,90.
Materie Prime: in aumento il prezzo del greggio Wti su attese di scorte di benzina in calo. Prosegue la debolezza del gas naturale che ha perso il 2,6% su segnali di scorte adeguate a soddisfare la domanda invernale. Ieri i principali future sui metalli industriali non hanno avuto contrattazioni in seguito al Bank Holiday a Londra. Segnaliamo il rialzo del rame (+0,6%) al Comex. Tra i preziosi, marcato calo dell’argento (-1,5%). Deboli gli agricoli con il mais che ha perso circa l’1,7% in seguito ad attese di raccolto superiore alle stime.
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