*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
Negli Usa attesi i dati sugli ordinativi di beni durevoli, importanti per monitorare l’andamento della spesa per investimenti, che potrebbero evidenziare un marcato calo mensile.
Tassi di Interesse: tassi di mercato in calo in area Euro sulla scia di dati macro non favorevoli come testimoniato dall’indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, al minimo da 19 mesi. Il movimento è stato piuttosto uniforme su tutta la curva, con lo spread 2-10 anni rimasto invariato a 31pb. Sul mercato monetario, il tasso overnight ha continuato a mantenersi ben al di sopra del 4%, e questa mattina si trova poco sotto al 4,30% a segnalare la presenza di tensioni sul mercato. Il membro della Bce Garganas ha annunciato che la forza dell’Euro non è motivo sufficiente per far diminuire la pressione dei prezzi, affermando che appoggerà un ulteriore aumento dei tassi. Sul decennale il supporto si colloca a 4,30% mentre la resistenza a 4,39%.
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Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente stabili sul segmento a lungo termine a fronte invece di un calo sul breve causando ancora il proseguimento dell’irripidimento della curva, ora prossima ai 65pb sul segmento 2-10 anni. Sul fronte macro è stato evidente l’impatto sulla fiducia dei consumatori delle recenti turbolenze: il relativo indice si è nfatti posizionato ai minimi degli ultimi due anni, interessando soprattutto la fascia di popolazione a più alto reddito. Si è sensibilmente deteriorata la percezione del mercato del lavoro, che lascia aperta la possibilità di dati consuntivi (in pubblicazione la prossima settimana) ancora non favorevoli.
Sul fronte immobiliare, le vendite di case esistenti hanno toccato ad agosto il minimo degli ultimi 5 anni con tempi medi di invenduto record in prossimità di 10 mesi. La difficile situazione sul mercato immobiliare è stata presa in esame anche dal membro della Fed Plosser, il quale ha dichiarato di attendersi un recupero nel settore delle costruzioni non prima del quarto trimestre del 2008. Sul mercato azionario gli operatori stanno sempre più riscoprendo i titoli del settore informatico/hi-tech, come dimostrato dal fatto che sia Google sia Apple sono in prossimità dei massimi storici. In questo contesto è lecito attendersi ancora la continuazione della fase di irripidimento della curva con il segmento decennale che potrebbe ancora più avvicinarsi al 4,53%.
Valute: ennesimo record dell’Euro verso Dollaro a quota 1,4162, dopo i deludenti dati macro. Ribadiamo la possibilità di raggiungere la soglia di 1,42 ma allo stesso tempo il probabile forte incremento delle posizioni nette lunghe degli speculatori rende più probabile un assestamento del cross in prossimità di tale livello. Nel frattempo la complessità della dinamica dei cambi è stata ben fotografata dal report della Bis secondo cui i volumi giornalieri scambiati sul mercato valutario ad aprile sono risultati pari a 3200 Mld$ (+71% rispetto al 2004), di cui 2100Mld$ rappresentati da transazioni in derivati. Poco variato lo Yen. Verso Dollaro il cross continua a mantenersi al di sopra del supporto 114 nonostante la debolezza del biglietto verde sui mercati valutari. Verso Euro il cross sembrerebbe aver trovato un livello di resistenza in prossimità di 162,85.
Materie Prime: il greggio Wti è calato sotto gli 80$/b sulla notizia della riapertura degli impianti nel Golfo del Messico da parte delle aziende che li avevano chiusi in via precauzionale la scorsa settimana, a causa del passaggio di una tempesta tropicale. A pesare sul greggio anche l’annuncio da parte del ministro saudita che ha definito i mercati del greggio in fase di ‘agitazione’ (turmoil). Contrastati i metalli industriali. Debole il rame (-0,5%) in seguito ai deludenti dati immobiliari Usa, mentre l’alluminio ha guadagnato il 2%, ma era stato tra i più penalizzati nelle ultime settimane. Stabili i preziosi. In rialzo il grano che ha toccato un nuovo livello record sulla notizia dell’acquisto algerino di 330000 tonnellate di grano Usa.
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