*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
Negli Usa attesi gli importanti dati sul mercato del lavoro di agosto. Il consensus stima un recupero degli occupati di circa 100.000 unità, trainati soprattutto dal recupero della componente governativa che negli ultimi tre mesi ha evidenziato una contribuzione negativa media mensile di 27.000 unità. Occorrerà però verificare se tale recupero sarà in grado di bilanciare o meno l’atteso calo degli occupati nel settore finanziario ed in quello delle costruzioni.
Tassi di Interesse: la Bce ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 4%. Nella successiva conferenza stampa, Trichet non ha fatto riferimento alla “forte vigilanza sui prezzi” limitandosi a dichiarare che la Bce è pronta a contrastare i rischi inerenti la stabilità dei prezzi. Lo stesso Trichet ha inoltre puntualizzato come, alla luce delle turbolenze sui mercati finanziari, è necessario considerare l’incertezza dovuta alla volatilità del mercato, e quindi occorrerà esaminare nuove informazioni e nuovi dati, prima di poter implementare eventuali nuove manovre di politica monetaria. Infine non è stata menzionata la frase ‘politica monetaria accomodante’, probabilmente a causa dell’incertezza sulle conseguenze create dalle turbolenze. Trichet ha inoltre preso atto del problema dell’Euro forte, soprattutto contro Dollaro, affermando che la questione verrà affrontata durante il G7, in programma il 19 e 20 ottobre.
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L’impressione è che il rialzo dei tassi atteso a settembre sia stato spostato in avanti con timing molto dipendente dalla normalizzazione dei mercati monetari dove ad esempio il tasso Euribor a tre mesi continua a stazionare prossimo ai massimi degli ultimi sei anni. L’ipotesi che riteniamo più verosimile è quella di un ulteriore ed ultimo rialzo dei tassi agli inizi del prossimo anno. In area Euro i tassi di mercato sono scesi, con lo spread 2-10 anni stabile poco sopra i 31pb. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,36% ed il supporto a 4,25%. Negli Usa prevale la prudenza tra gli investitori in vista dei dati macro di oggi. I tassi hanno registrato un calo pressoché parallelo con il decennale che ha consolidato il supporto a quota 4,50%.
Sul mercato azionario la buona performance del comparto utility ha più che compensato il forte calo del settore costruzioni. Nel frattempo i toni degli ultimi discorsi di alcuni membri Fed appaiono sempre più rassicuranti, evidenziando un potenziale atteggiamento meno propenso all’ipotesi di ulteriori due tagli entro fine anno ed influenzando anche le attese degli operatori. Ieri ad esempio Fisher, presidente della Fed di Dallas, ha dichiarato di attendersi una crescita per il terzo trimestre dal 3% in su, puntualizzando come sul tema inflazione occorrerebbe prender in esame gli indici comprensivi anche delle temibili componenti alimentari ed energetiche. Sono stati inoltre confermati i segnali di stabilizzazione sul monetario: i dati settimanali sulle asset backed commercial paper hanno continuato ad evidenziare un rallentamento del calo settimanale su base destagionalizzata. Per oggi confermiamo il supporto a 4,50% sul decennale che potrebbe essere forato al ribasso nel caso di un dato estremamente negativo sugli occupati.
Valute: Dollaro sostanzialmente stabile in chiusura vs. Euro dopo aver toccato il supporto in prossimità di 1,4060. Confermiamo anche per oggi l’importanza di quest’ultimo livello.Un eventuale dato inferiore alle attese potrebbe riportare il cross fino alla soglia di 1,4160. Yen poco volatile sui mercati valutari, mantenendosi in linea con i valori della giornata precedente. Verso Dollaro resistenza a 116,80, supporto a 116. Verso Euro resistenza a 165,30, supporto 163,60.
Materie prime: il greggio Wti ha chiuso in rialzo sopra gli 81$/b dopo che per gran parte della seduta era stato prossimo ai 79$. A favorire il recupero la notizia della chiusura anticipata della raffineria Harvest Energy Trust anticipata a novembre anziché maggio 2008. Deboli i metalli industriali dopo i recenti rialzi, penalizzati dai dati negativi degli ordini industriali Usa di agosto. Positivi i preziosi, tra gli agricoli in calo il grano (-2,2%) su timori di aumento del terreno dedicato a tale semina a causa dell’elevato livello di prezzo.
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