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MACRO & MERCATI: INFLAZIONE SOPRA LE ATTESE

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DAILY 22 Febbraio 07
L’inflazione statunitense è risultata superiore alle attese

Punti Principali
• Tassi di mercato invariati in area Euro. Lieve rialzo negli Usa.
• Yen ancora debole sui mercati valutari. Si apprezza il Dollaro.
• In rialzo il prezzo del greggio prossimo ai 60$/b.

*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

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(WSI) –
Tassi di Interesse: in area Euro ieri i tassi di mercato hanno chiuso la sessione pressoché invariati in una giornata in cui l’unico evento degno di nota è stato il dato sull’inflazione Usa. La pendenza di curva sul tratto 2-10 anni è rimasta invariata al di sotto ai 10 pb, con le breakeven inflation che sono scese soprattutto sul tratto a breve della curva malgrado il recupero del prezzo del greggio. Le parole di esponenti della Bce che continuano a ribadire la massima attenzione nei confronti della dinamica dei prezzi concorrono a contenere le aspettative di inflazione. Nella giornata odierna sul comparto a due anni i livelli rilevanti sono la resistenza del 3,99% ed il supporto del 3,95%. Sul comparto decennale la prima resistenza è in area 4,07%, livello successivo a 4,10%; supporto 4,02%.

Negli Usa tassi di mercato in lieve rialzo a fine giornata dopo i dati sui prezzi al consumo Usa risultati superiori alle attese nella parte core, complici un sensibile rialzo dei prezzi collegati alla spesa sanitaria e, in misura minore, la dinamica della componente affitti. A fine serata vi sono poi stati dichiarazioni di esponenti della Fed che hanno confermato lo scenario di crescita vicina al 3% con particolare attenzione riservata alla dinamica dei prezzi. Anche le minute dell’ultimo Fomc hanno evidenziato come, dopo aver discusso l’ipotesi dell’eliminazione del riferimento ai rischi inflattivi, vi sia stata una decisione unanime contraria. Di conseguenza si è verificato un rialzo di circa 4pb. della breakeven sul comparto decennale. Per oggi ribadiamo il principale supporto è a quota 4,68% a fronte della resistenza a 4,75% sul decennale.

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Valute: Dollaro in apprezzamento vs Euro in seguito al Cpi statunitense superiore alle attese. I livelli di supporto per oggi si collocano intorno a 1,31 ed 1,3045. La resistenza continua a collocarsi a 1,3170. E’ proseguita la debolezza dello Yen penalizzato dal discorso di Fukui secondo cui il processo di normalizzazione sarà lento e graduale, ed i tassi saranno mantenuti ad un livello estremamente basso nel breve periodo per favorire la crescita economica. Verso Euro è stato messo a segno un nuovo record a 159,12, con il livello 160 che rappresenta la resistenza psicologica più importante. Oggi parleranno il commissario europeo Almunia ed il ministro delle finanze tedesco Steinbrueck, perciò sarà interessante verificare se continueranno ad esserci lamentele circa l’eccessiva debolezza dello Yen. Verso Dollaro un primo livello di resistenza si colloca a 121,40 anche se il livello più importante si trova a 122,20. Il supporto più rilevante passa da 120.

Materie Prime: il prezzo del petrolio Wti ieri ha chiuso la sessione a 60 $/b dopo che la Valero Energy Corp., principale raffineria statunitense, che ha bloccato l’attività dopo un incendio il 16 febbraio, ha dichiarato saranno necessarie diverse settimane prima che l’attività venga ripristinata. Oggi è attesa la pubblicazione dei dati sulle scorte statunitensi, che in base alle stime riportate da Bloomberg, dovrebbero registrare un calo delle scorte di distillati, ma un rialzo di quelle di greggio. Tra gli altri settori, quello industriale è salito dello 0,5% e quello aurifero di oltre il 3%. Il prezzo del rame ieri è salito di oltre l’1% dietro la speculazione di una ripresa degli acquisti cinesi dopo le festività per il nuovo anno. A condizionare invece le quotazioni aurifere, salite del 3,5% è stato il rialzo del prezzo del greggio.

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