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MACRO & MERCATI: GESTORI, ATTENZIONE AI BOND

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di WSI.

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(WSI) –
Tassi di Interesse: ieri in area Euro i tassi di mercato, per il secondo giorno consecutivo, sono scesi, interessando soprattutto la parte a lungo termine della curva. Il calo è stato favorito dai timori di nuovi attacchi terroristici in seguito all’attacco all’aeroporto di Glasgow e alle due auto bomba a Londra. Lo spread sul tratto 2-10 anni è sceso sotto i 10 pb e, malgrado il rialzo del prezzo del petrolio, le breakeven sono scese portandosi sotto il 2,20%.

Oggi in area Euro non sono attesi dati di rilievo e l’attenzione degli operatori si focalizzerà sull’apertura dei mercati statunitensi. Sul dieci anni il supporto si colloca a 4,45% e la resistenza a 4,55%. Negli Usa tassi di mercato in calo. Il tratto di curva che ha maggiormente beneficiato di tale andamento è stato quello decennale, invertendo pertanto il trend che aveva caratterizzato tale comparto nella fase di rialzo fino a 5,32%. Nel frattempo sono arrivate notizie positive sul fronte macro, con l’indice Ism manifatturiero di giungo arrivato ai massimi degli ultimi 14 mesi.

Gli operatori però sembrano essere maggiormente concentrati sui fattori di rischio attualmente presenti tra cui da un lato la continuazione della fase di difficoltà nel settore dei mutui a più alto grado di rischio e dall’altro le tensioni geopolitiche dopo i recenti falliti attentati di Londra. Questo atteggiamento si sta traducendo in un generale riprezzamento del rischio, con un allargamento degli spread sui titoli corporate e sui titoli governativi dei paesi emergenti. In questo contesto ed in vista dei dati sul mercato del lavoro di venerdì, i tassi decennali potrebbero arrivare a toccare il supporto a quota 4,96%. Prima resistenza a 5,05%.
Valute: Euro in deciso apprezzamento verso le principali valute con addirittura un nuovo record storico verso Yen, in attesa delle dichiarazioni di Trichet nella conferenza stampa del prossimo giovedì.

L’andamento della valuta europea verso Dollaro ha risentito anche della probabile ricostituzione di posizioni lunghe di Euro degli operatori speculativi che in precedenza avevano largamente preso profitto delle ingenti posizioni lunghe di Euro detenute fino a metà maggio. Verso Dollaro la prima resistenza si colloca a 1,3654/65. Primo supporto a 1,3555-1,36. Lo Yen è risultato in deciso apprezzamento verso Dollaro sfiorando quota 122. Anche in questo caso dietro tale andamento potrebbe esservi l’azione degli operatori speculativi che allo scorso martedì presentavano posizioni nette corte di Yen ai massimi storici. Possibile pertanto la continuazione di tale andamento verso Dollaro con primo supporto a quota 121,85. Prima resistenza a quota 122,70. Diverso invece l’andamento verso la valuta europea: la forza relativa di quest’ultima valuta potrebbe ancora comportare un deprezzamento dello Yen fino a quota 167,60. Primo supporto a 166,16.

Materie Prime: continua il rialzo del prezzo del greggio Wti, che ha raggiunto i 71 $/b, dietro la speculazione che le raffinerie non riusciranno a soddisfare la domanda di benzine. L’indebolimento del dollaro ha favorito i metalli preziosi che ieri hanno chiuso la sessione in rialzo dell’1,4%. Positivi gli industriali (+1.7%), guidati da allumino (+1.2%) e rame (+0,68%). Il rialzo del prezzo del rame è da imputare al calo delle scorte al Lme ed all’inizio delle proteste da parte dei lavoratori della cilena Codelco e Dona Ines de Collahuasi. Negativo il comparto agricolo (-0.8%).

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