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MACRO & MERCATI: FOCUS SULL’OPERATO DELLA FED

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI. (WSI) –

Oggi in area euro è atteso il dato sugli ordini industriali tedeschi, importanti soprattutto per verificare l’andamento della domanda estera. Germania. Negli Usa attese le minute della Fed del meeting del 18 settembre, importante per meglio comprendere le ragioni del taglio da 50pb. Molto importanti saranno anche i dati sulle vendite al dettaglio del mese di agosto per poter avere un quadro più preciso sullo scenario di crescita del terzo trimestre.

Tassi di Interesse: venerdì in area Euro i tassi di mercato sono saliti in seguito ai positivi dati sul mercato del lavoro Usa. Sul mercato monetario il tasso overnight è sceso a 3.2%, nettamente al di sotto del tasso di riferimento mentre il fixing del tre mesi Libor continua a stazionare in prossimità degli massimi degli ultimi sei anni. In forte calo l’Embi+ spread a 194 pb e l’Itraxx Crossover a 291 pb. Sul decennale, la resistenza si colloca a 4,37%, mentre il supporto a 4,31%. Venerdì, la Bce, con un mese di anticipo, ha pubblicato il sondaggio trimestrale tra le banche dell’area che ha evidenziato nel terzo trimestre un sensibile restringimento delle condizioni di erogazione del credito in tutti i comparti, con intenzioni in tal senso anche con riferimento al quarto trimestre. La banca centrale irlandese ha proceduto ad un drastico taglio delle stime di crescita del paese per il 2008 (da 4% a 3,5%) soprattutto in seguito al rallentamento atteso del settore immobiliare.

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Negli Usa tassi di mercato in sensibile rialzo dopo i favorevoli dati sul mercato del lavoro di settembre che hanno anche segnalato una drastica revisione al rialzo del dato di agosto determinata quasi interamente da un’analoga revisione della componente governativa. Allo stesso tempo si è registrato anche un’accelerazione della dinamica salariale con conseguente impatto anche sulle aspettative di inflazione misurate in via d’approssimazione dalle breakeven inflation dei Tips. Contestualmente si è registrato un forte recupero dei mercati azionari con un nuovo record segnato dall’indice S&P500. Sempre sul fronte macro, ad agosto si è anche registrata un’accelerazione maggiore delle attese del credito al consumo in tutte le sue sottocomponenti. Il comparto decennale ha così toccato la resistenza a quota 4,65%.

Valute: Dollaro sostanzialmente stabile in chiusura vs. Euro, dopo essersi spinto fino a quota 1,4033 dopo i dati sul mercato del lavoro Usa. Verosimilmente gli operatori Usa hanno preferito mantenere posizioni sostanzialmente invariate in vista del ponte lungo per la festività odierna. Gli operatori speculativi hanno lievemente incrementato le posizioni nette lunghe di Euro che rimangono però al di sotto dei massimi storici. In giornata attesa un’oscillazione limitata del cross nel range 1,4060/1,4150. Nel corso della settimana possibile l’estensione del recupero del Dollaro fino a quota 1,3930. Nel tardo pomeriggio di oggi è atteso l’incontro dei ministri finanziari dell’area Euro in Lussemburgo, che probabilmente traccerà la presa di posizione ufficiale in vista del G7 del 19-20 p.v. Yen in deprezzamento verso le principali valute sulla scia dell’incremento delle posizioni dei carry trade, verosimilmente supportate dal favorevole andamento dei mercati azionari. L’indice MSCI ex Giappone (i cui mercati oggi sono chiusi per festività) ha segnato un nuovo record storico. A partire da oggi rientrano anche gli operatori cinesi dopo il lungo periodo festivo della scorsa settimana.

Materie Prime: il greggio WTI si mantiene sotto gli 81$/b. Ennesimo rialzo dei metalli industriali, con il piombo in recupero del 2,41% e il nichel dell’1,97%. Registra invece un forte calo il gas naturale (-4.57%) ed il frumento (-1.77%). Nonostante le tensioni sulla produzione, il rame non ha subito variazioni rilevanti in vista della fine dello sciopero in Perù entro il 10 ottobre.

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