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MACRO & MERCATI: FIBRILLAZIONI NEL SETTORE CREDITO

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale
di WSI.

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(WSI) –
Oggi in area euro non sono attesi dati macro di rilievo. In settimana sarà pubblicato il dato preliminare dei prezzi al consumo di luglio che, considerato l’aumento del dato tedesco, potrebbe registrare un rialzo portando il tendenziale oltre il 2%. In settimana inoltre è attesa la riunione della Bce che non dovrebbe apportare modifiche al livello dei tassi. Sarà interessante conoscere il comunicato di Trichet che dovrebbe confermare l’atteso rialzo nella riunione di settembre. Negli Usa tra i dati principali della settimana figurano quelli inerenti il mercato del lavoro, preceduto dalla fiducia dei consumatori di luglio.

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Tassi di interesse: in area euro dopo le pesanti perdite dei listini azionari di giovedì, i tassi di mercato sono rimasti pressoché stabili, ad eccezione del calo che ha interessato la parte a breve termine della curva, con lo spread sul 2-10 anni poco sopra i 5 pb. Oggi non sono attesi movimenti di rilievo con gli operatori che rimarranno in attesa della riunione della Bce di giovedì e dei dati statunitensi. Per oggi sul dieci anni la resistenza si colloca a 4,40%.

Negli Usa tassi di mercato in marcato calo soprattutto sulla parte a breve termine dove il segmento biennale ha uguagliato i minimi del 2007 già toccati a febbraio in prossimità del 4,5%. La crescita del Pil del secondo trimestre è risultata superiore alle attese ma allo stesso tempo si è nettamente ridimensionato anche l’indice dei prezzi core del Pil. Quest’ultima componente, insieme al fatto che l’attenzione degli operatori è rimasta focalizzata sulle tensioni nel settore del credito, ha comportato il citato andamento calante dei tassi, supportato anche dal contestuale forte calo dei listini azionari nelle ultime ore di contrattazione. In vista degli importanti dati macro della seconda parte della settimana, è verosimile ipotizzare che i tassi possano stabilizzarsi in prossimità del 4,50% sul comparto biennale e del 4,75% su quello decennale. In quest’ultimo caso primo livello di resistenza a 4,81%.

Valute: Euro in sensibile deprezzamento vs. Dollaro. Verosimilmente il biglietto verde ha beneficiato del flusso di rimpatrio di capitali negli Usa dopo il disinvestimento da asset più rischiosi. Inoltre gli operatori speculativi hanno probabilmente ridotto le posizioni nette lunghe nella seconda parte della scorsa settimana, per la quale ancora non sono disponibili i relativi dati. Tale andamento potrebbe ancora interessare almeno la prima parte della settimana in corso con possibilità di spingersi fino al supporto di 1,3550/1,36. Prima resistenza a 1,3680. E’ proseguito l’apprezzamento dello Yen favorito dal ribasso dei listini azionari globali che ha comportato la chiusura di numerose posizioni di carry trading. Lo Yen non ha risentito della sconfitta da parte del partito maggioritario (LDP) nelle elezioni giapponesi di ieri per il rinnovo di parte del senato, perdendone così la maggioranza. Il primo ministro Abe ha annunciato che non si dimetterà. Verso Dollaro il cross sembrerebbe aver formato un livello di supporto intorno a 118, la resistenza fondamentale si colloca intorno 119,60-80. Verso Euro il cross potrebbe tendere verso le medie mobili a 200giorni (esponenziale e semplice) passanti oggi da 159,22 e 158,60 rispettivamente. Nel frattempo un livello di supporto intermedio potrebbe essere costituito da 160,70 circa.
Materie prime: forte rialzo del greggio Wti tornato prossimo ai 77$/b dopo il report sul Pil Usa migliore delle attese. In rialzo anche il gas naturale (+2,8%) dopo i forti ribassi dell’ultimo periodo. Deboli invece i metalli industriali guidati ancora una volta dal ribasso del piombo (-3,7%). Deboli anche i preziosi. Positivi gli agricoli guidati dai rialzi di mais (+1%) e grano (+0,35%).

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