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(WSI) –
Negli Usa l’evento del giorno e del mese è rappresentato dalla riunione della Fed. Ci attendiamo un taglio dei Fed Fund di 25pb con eventualmente un taglio più corposo del tasso di sconto fino a 50pb.
Tassi di Interesse: in area Euro i tassi di mercato sono lievemente calati, soprattutto nel comparto a lungo termine, con lo spread 2-10 anni ridotto da 18 a 17 pb. Ieri si è assistito ad un’altra giornata nera per le borse europee, a causa delle tensioni emerse per la crisi di liquidità emersa a carico della banca Uk Northern Rock, generando timori tra i depositanti. Il titolo ha perso, infatti, circa il 35% in borsa nonostante il ministro dell’economia Alistair Darling abbia annunciato che il governo garantirà tutti i depositi esistenti di qualsiasi banca del paese dovesse trovarsi in difficoltà. Sul mercato monetario, la Bce ha annunciato l’intenzione di collocare un importo di 117,5 Mld€ a 7 giorni, a fronte dei 269 Mld€ in scadenza. Il tasso overnight ha oscillato tra il 3,80% ed il 3,26%. Il tasso a tre mesi continua a rimanere sotto 4,70%. In leggera discesa l’Itraxx, stabile l’Embi+ spread. Sul tratto decennale, il supporto si colloca al 4,10%, mentre le resistenze sono a 4,18% e 4,21%.
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Negli Usa tassi di mercato sostanzialmente stabili in attesa dell’esito della riunione della Fed di oggi. I futures sui Fed Fund attribuiscono un’uguale probabilità all’ipotesi di un taglio da 25 o 50pb. Qualunque sia la decisione, verosimilmente la Fed lascerà la porta aperta ad ulteriori manovre se necessario. I segnali di tensione sul mercato monetario continuano ad essere presenti benché non univoci. Così ad esempio da un lato si è registrato un sensibile calo del Libor a tre mesi e dall’altro il tasso dei Treasury-bills a quattro settimane continua a stazionare sotto il 4%. In questo contesto le aspettative di inflazione misurate in via d’approssimazione dalle breakeven dei Tips, hanno continuato la fase ascendente dei giorni scorsi, spinte dal forte rialzo del greggio. Sul comparto decennale continua ad essere rilevante la resistenza a 4,5%.
Valute: Dollaro sostanzialmente stabile verso Euro oscillando in un range stretto in attesa della decisione della Fed di oggi. Il range potrebbe continuare a rimanere confinato all’interno di 1,38-1,39 anche per oggi. Un taglio da 50pb dei Fed Fund potrebbe comportare eventualmente il superamento al rialzo della soglia di 1,39. Yen in apprezzamento grazie al forte calo del listino azionario giapponese, e dopo le tensioni generate dalla crisi della banca Northern Rock che hanno aumentato i timori di allargamento della crisi del credito. L’apprezzamento è stato particolarmente marcato vs Sterlina, con quest’ultima che attualmente è particolarmente debole verso le principali valute. Il cross Euro/Yen trova livelli di supporto a 158,50 e 157,80, mentre la resistenza si colloca oltre 160. Verso Dollaro resistenza a 115,50 e supporto a 114.
Materie Prime: forte rialzo degli energetici con il greggio Wti che ha toccato un nuovo livello record sopra gli 81$/b sulla speculazione che, il taglio atteso sui tassi da parte della Fed, sosterrà la crescita economica e di conseguenza la domanda globale. Balzo anche del gas naturale che ha guadagnato poco meno del 6%. Andamento contrastante per gli industriali con il rame che è calato a Londra, mentre è salito a New York. Deboli zinco (-3%) e piombo (-2,2%).Tra gli agricoli ennesimo rialzo del grano (+4,4%) dopo il taglio alle stime del raccolto australiano annunciato dal Dipartimento dell’Agricoltura locale. Tra le ‘soft’ marcato rialzo del caffè (+5,9%), a causa della siccità che sta colpendo il Brasile, principale produttore della qualità arabica.
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