*Questo documento e’ stato preparato da MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come
definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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(WSI) –
In Italia attesi i dati sulle vendite e gli ordinativi industriali di febbraio, che, considerato il calo della produzione industriale per lo stesso mese, potrebbero risultare peggiori delle attese.
Tassi di Interesse: in calo i tassi di rendimento dell’area Euro sulla scia del mercato obbligazionario statunitense. Il calo ha interessato soprattutto la parte a lungo termine della curva, con lo spread sul tratto 2-10 anni sceso a 4 pb. Oggi gli operatori resteranno in attesa dell’apertura dei mercati statunitensi in vista della pubblicazione del dato sul Filadelfia Fed. Sul dieci anni il supporto passa per 4,10% e la resistenza per 4,19%.
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Negli Usa ieri si è assistito ad un’altra seduta di ribasso dei tassi. In assenza di dati macro di rilievo gli operatori hanno continuato il trend di acquisto di obbligazioni iniziato nella giornata di martedì. Gli acquisti sono stati più sostenuti sulla parte a breve, comportando un aumento della pendenza di curva sul tratto 2-10anni intorno ai 2pb. Il ridimensionamento delle aspettative di inflazione iniziato dopo i favorevoli dati sui prezzi al consumo, ha infatti impattato positivamente soprattutto sul comparto a breve termine. L’apertura in sensibile calo delle borse asiatiche a partire da quella cinese, potrebbe comportare oggi un flusso di acquisto cautelativo verso i bond, sul timore di una nuova temporanea fase di rientro dei carry trade, visto il contestuale apprezzamento dello Yen. Primo supporto a quota 4,60% sul decennale.
Valute: il Dollaro ha arrestato anche ieri la fase di deprezzamento verso Euro in prossimità di 1,3615, livello di resistenza di rilevo anche per oggi. Primo supporto a quota 1,3540. Continua la fase di apprezzamento dello Yen alimentata da un lato da dati macro nipponici sul settore terziario migliori delle attese e dati sulla crescita del Pil cinese del primo trimestre superiori alle attese (+1,1% a/a), con accelerazione anche della dinamica inflattiva a marzo (+3,3% a/a), che alimenta l’attesa di ulteriori interventi restrittivi della banca centrale cinese. Ne hanno risentito pesantemente le borse asiatiche, in particolare i listini cinesi che hanno perso oltre il 4%. E’ possibile pertanto che gli operatori si cautelino contro il rischio di una nuova ondata di ridimensionamento dei carry trade con ricoperture sullo Yen. Primo supporto vs Dollaro a quota 117,40. Vs. Euro il supporto determinante è a quota 159,70 prima di ipotizzare un’accelerazione dell’apprezzamento dello Yen.
Materie Prime: restano pressoché invariate le quotazioni del greggio Wti, dopo il dato peggiore delle attese sulle scorte di greggio Usa. Scendono anche le scorte di benzine e di distillati, mentre sale il tasso di utilizzo impianti, che potrebbe far pensare ad un rialzo delle scorte nella prossima settimana. In calo i metalli industriali, guidati dal piombo e dal nichel che hanno perso rispettivamente l’1,78% e l’1,32%.
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