MACRO & MERCATI: BANCHE CENTRALI ALL’ANGOLO

di Redazione Wall Street Italia
Pubblicato 10 Settembre 2007 • Aggiornato 12 Maggio 2016 09:29

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(WSI) –
Oggi in area Euro è atteso il dato finale relativo al Pil italiano del secondo trimestre, dove saranno resi noti i dettagli sulla composizione. Negli Usa attesi i dati sulle vendite al dettaglio di agosto oltre a diversi discorsi di esponenti della Fed.

Tassi di Interesse: in area Euro tassi di mercato in forte calo sulla scia dei negativi dati sul mercato del lavoro Usa. Il ribasso è stato lievemente più marcato sul comparto a breve termine, comportando un aumento dello spread 2-10 anni da 19 a 21 pb. Continua la volatilità sul mercato monetario: venerdì l’overnight è passato da circa il 4% al 3,25% in chiusura. In crescita anche l’Embi+ spread e l’Itraxx Crossover. Sul decennale la resistenza si colloca a 4,18% ed il supporto a 4,1%.

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Negli Usa tassi di mercato in forte calo dopo i deludenti dati sul mercato del lavoro che, per la prima volta dall’agosto 2003, hanno evidenziato una distruzione di posti di lavoro nel settore non agricolo lo scorso mese. Inoltre sono stati rivisti sensibilmente al ribasso i dati dei mesi di giugno e luglio. Il dato non ha ancora ricompreso nel computo gli attesi tagli nel settore finanziario che è risultato pressoché neutro. Piuttosto accentuato il calo di occupati nel settore manifatturiero, in particolare in quello delle costruzioni. I timori di ripercussioni della crisi immobiliare sui consumi diventano pertanto più forti. Il mercato del lavoro, alla luce anche delle citate revisioni, si sta rivelando ancor una volta un indicatore rallentato, recependo in forma ritardata la dinamica dell’economia, in primo luogo quella inerente il settore immobiliare che ha già contribuito in negativo per sei trimestri consecutivi. Di conseguenza l’impatto sull’azionario (in calo di oltre l’1,5%) e sui tassi di mercato (ai minimi dagli inizi del 2006 sul decennale e dal settembre del 2005 sul due anni) è stato evidente. Per oggi il primo supporto sul decennale si colloca al 4,34%. Come sempre occorrerà monitorare con estrema attenzione eventuali tensioni che potrebbero ancora emergere sul mercato monetario come sintomo della crisi di liquidità ancora in atto.

Valute: Dollaro in sensibile deprezzamento dopo i deludenti dati Usa. Al 4 settembre gli operatori speculativi hanno solo lievemente aumentato le posizioni nette di Euro vs. Dollaro. Il biglietto verde pertanto rimane ancora esposto ad ulteriore deprezzamento durante la settimana soprattutto se alcuni dati (in primo luogo le vendite al dettaglio di agosto) dovessero confermare il rallentamento dei consumi. I livelli di supporto e resistenza per oggi si collocano a 1,3720 ed 1,38 e successivamente il massimo storico a 1,3852. Yen in marcato apprezzamento favorito dal forte calo dei listini azionari. Questa notte comunque è stata rilasciata la seconda lettura del Pil del secondo trimestre, che ha evidenziato una contrazione. L’economia è calata del -1,2% t/t annualizzato, a causa della marcata revisione negativa della spesa per investimenti. Verso Dollaro la resistenza si colloca a 114, supporto intorno a 112. Verso Euro il supporto si colloca a 154,55, mentre la resistenza a 158,30.

Materie Prime: tra gli energetici in rialzo il greggio Wti, nonostante un calo temporaneo dopo i dati Usa di venerdì. In ribasso invece il gas naturale (-2,6%). Negativi anche i metalli industriali sempre a causa della debolezza dei dati del mercato del lavoro Usa. Deboli zinco (-1,7%) e rame (-1,7%). In crescita invece i preziosi grazie all’ondata di vendite che ha colpito il dollaro. In particolare L’oro ha superato la barriera dei 700$/oncia. Avvicinandosi ai massimi storici di maggio 2006. Infine tra gli agricoli è tornato a salire il grano (+2,9%) dopo il callo di giovedì.

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