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MA QUALE SCUDO FISCALE? ANCORA NON SE NE PARLA!

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Per il ministro dell’Economia Giulio Tremonti è «troppo presto» per parlare di scudo fiscale per favorire il rientro dei capitali nei paradisi fiscali.

Nel corso di una conferenza stampa al termine del Consiglio europeo, il ministro ha spiegato: «Non mi stupisce che ci siano dei ragionamenti tecnici, ma è troppo presto per parlarne. Certo, se si definisce un regime nuovo deve trovare uno snodo sul vecchio, ma è troppo presto per fare valutazioni», ha aggiunto.

Gli scudi fiscali possono essere l’arma in più degli Stati europei contro i paradisi fiscali. In Francia e in Germania si stanno valutando misure per consentire un rientro agevolato dei patrimoni detenuti in Paesi «non cooperativi», riuscendo così a ottenere un doppio risultato: colpire gli Stati-rifugio sottraendo risorse e rendere disponibile nuova liquidità da immettere nelle attività economiche (vincolando quindi l’utilizzo dei capitali di ritorno). Secondo le anticipazioni del «Sole 24 Ore» oggi in edicola anche l’Italia potrebbe associarsi a queste iniziative, rinnovando le misure di emersione che avevano portato a recuperare oltre 80 miliardi di euro tra il 2001 e il 2003.

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