NEW YORK (WSI) – Danimarca nella zona euro? Se fosse per il ministro delle finanze, Claus Hjort Frederiksen, anche subito. E’ quanto ha ribadito in un’intervista a Bloomberg, in cui ha preso le distanze da alcune convinzioni, tra cui quelle del premio Nobel Paul Krugman, secondo cui l’euro ha incatenato le economie ad un sistema rigido che sta minando la crescita.
Per Frederiksen le cose non stanno così. “Mi piacerebbe molto far parte della zona euro”, ha detto. “C’è una tendenza popolare a collegare la crisi del debito in Europa con l’euro. La verità è che alcuni paesi non sono stati in gradi di tenere sotto controllo le loro finanze. Non si può dire che ciò che l’Europa ha vissuto sia colpa della valuta”.
In sostanza, secondo il ministro danese, i paesi membri della zona euro sono alle prese con problemi di bilancio a causa “per usare un eufemismo, di politici incompetenti”, ha detto Frederiksen.
Mentre le svalutazioni competitive dominano le politiche commerciali in tutto il mondo, la Danimarca sembra aver deciso di chiudere questo capitolo. L’esperienza di quarant’anni fa sembra aver tolto ogni desiderio di ripetere l’esperimento.
Negli anni 70, il debito estero della Danimarca, per effetto della svalutazione, salì da circa il 10 per cento del prodotto interno lordo a quasi la metà del PIL. La flessione è iniziata nel 1990, dopo che la corona è stata ancorata, prima al marco tedesco e poi all’euro. (mt)